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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 10:11 del 6 Ottobre

Sciopero per Gaza, il racconto da Roma: “Altro che weekend lungo, è la risposta al genocidio”. La questura: “Straordinaria partecipazione”

Dai partecipanti non sono mancati cori, striscioni e accuse contro il governo
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“Altro che weekend lungo. Questa è la risposta della piazza alle offese di Giorgia Meloni al diritto di sciopero, alle minacce di Matteo Salvini e contro il genocidio di Israele a Gaza“. A Roma, così come in tutta Italia, la partecipazione allo sciopero generale indetto da Cgil, Usb e sindacati di base è stata “straordinaria”, secondo le stesse parole della Questura, riempiendo le strade della Capitale. Una marea di partecipanti dalle prime ore del mattino fino a tardo pomeriggio, da Piazza Vittorio, passando per Termini e fino a Tiburtina, bloccando tangenziale, autostrada A24, raccordo: “Siamo meravigliosi. Siamo 300mila“, hanno rivendicato gli organizzatori dell’Usb. Un corteo che, secondo i partecipanti, è stato “la risposta a chi, come il nostro governo, è complice del genocidio israeliano“. “Invece che prendersela con Netanyahu, se la prendono con gli attivisti della Flotilla, inaccettabile”, ha rivendicato il segretario Cgil Maurizio Landini, attaccando pure Matteo Salvini e le sue minacce al diritto di sciopero.

Dai partecipanti non sono mancati cori, striscioni e accuse contro il governo: “Non ne possiamo più di vedere bambini dilaniati, mentre i governi occidentali, compreso il nostro, raccontano balle e giustificano Israele”, c’è chi attacca. “Salvini ha provato a spaventarci, ma lo sciopero è pienamente legittimo e ormai nessuno può più girarsi dall’altra parte. Non possiamo restare fermi di fronte all’orrore che succede ogni giorno a Gaza”, ha spiegato Tiziano Trobia, del sindacato Clap (Camere del lavoro autonomo e precario).

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