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Ultimo aggiornamento: 13:52 del 2 Ottobre

Flotilla, lite Gelmini-de Magistris. “Gli errori sono di Netanyahu, non degli israeliani”. “Sono crimini, non errori”. Su La7

Tensione in diretta su La7: Gelmini difende Israele, de Magistris lo definisce Stato terrorista
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Intemerata della senatrice di Noi Moderati, Mariastella Gelmini, contro l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris sulla Global Sumud Flotilla e sui crimini israeliani. Lo scontro incandescente avviene nella trasmissione Coffee break (La7), dove de Magistris prende la parola, ringraziando i volontari per il loro “lavoro straordinario umanitario e politico”: “Hanno messo al centro del mondo ancor di più la questione palestinese. Lo Stato terrorista di Israele ha l’obiettivo di annientare e sterminare i palestinesi. Il mondo un po’ alla volta sta diventando palestinese”.

Il giurista definisce l’azione israeliana “un atto di pirateria internazionale di uno Stato terrorista che interviene in acqua internazionali” e sottolinea: “C’è stato bisogno della Flotilla e di attivisti non armati per ricordare al mondo che ci sono persone che sono rimaste umane e che non accettano questo genocidio e le complicità di questo genocidio. Lo sciopero generale del 3 ottobre? – aggiunge – Queste iniziative servono perché anche il governo italiano, che finora è stato completamente complice di quello che sta accadendo in Palestina, ha dovuto cambiare un po’ la volta rotta. Basta vedere anche lo sguardo della presidente del Consiglio: è sempre molto sicura di sé, ma si capisce che sia in estrema difficoltà, perché il popolo sta da un’altra parte”.

Parole estremamente pericolose – commenta l’ex vicesegretaria di Azione – banalizzare la responsabilità di un’organizzazione terroristica come Hamas e identificare negli errori del governo Netanyahu responsabilità del popolo israeliano è un qualcosa di devastante. Io mi riconosco nell’analisi che invece è stata fatta dal governo e in particolare dal ministro Tajani“.
L’ex ministra berlusconiana ripete nuovamente che quelli di Netanyahu sono “errori”, suscitando il dissenso di de Magistris che commenta: “Io li chiamerei “crimini di guerra” più che “errori”. Il governo israeliano è genocida, ammettiamolo”.
La reazione di Gelmini è concitatissima: “Lei deve imparare anche a rispettare”.
“Ma lei ha parlato di errori – ribatte de Magistris – Ma quali errori con 100mila morti civili e 30mila bambini ammazzati? Sono errori, effetti collaterali?“.
E di Hamas cosa dice?“, replica Gelmini.
“Ma ancora con Hamas? – risponde l’ex sindaco di Napoli – Qua stiamo parlando di 100mila morti palestinesi. Ma basta!”.
“Tutto questo è capitato grazie al terrorismo di Hamas”, ribadisce la parlamentare.

Mica la tragedia palestinese inizia il 7 ottobre. Lei non conosce la storia della Palestina”, replica de Magistris.
“Nella sua analisi c’è la responsabilità di Netanyahu – accusa Gelmini – non c’è la responsabilità di Hamas, per lei Il terrorismo non esiste. Ma lei dov’è vissuto? Ma l’ha visto quello che è successo?”.
“E lei è mai andata a Gaza?”, chiede de Magistris.
“Ma certo che sono andata in Palestina – risponde Gelmini – Vorrei ricordare a de Magistris, che fa l’insegnante, che io sono proprio stata alla Striscia di Gaza, a Sderot, nei kibbutz dove le persone sono state bruciate vive in casa loro, sono state trucidate, le donne stuprate, i cittadini ammazzati”.
“Sì, ma io le ho fatto una domanda – ripete de Magistris – Sono errori quelli di Netanyahu?”.
Ma l’ex ministra continua il suo intervento senza rispondere.

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