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Flotilla, persi da questa notte i contatti con l’inviato del Fatto: la sua nave è tra quelle abbordate

Secondo quanto ricostruito dal Fatto attraverso fonti della Farnesina, Alessandro Mantovani si trova nelle mani delle forze militari israeliane: la nave sulla quale è stato trasferito verso il porto di Ashdod
Flotilla, persi da questa notte i contatti con l’inviato del Fatto: la sua nave è tra quelle abbordate
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Dalle 00.27 di giovedì 2 ottobre, il nostro collega Alessandro Mantovani, che si trovava a bordo di una delle 44 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, non risponde e non legge più i messaggi. La barca a vela su cui era ospitato, la Otaria, risulta intercettata dalle forze armate di Israele secondo il tracker della stessa Flotilla. Secondo quanto ricostruito dal Fatto, attraverso fonti della Farnesina, Mantovani si trova nelle mani dell’esercito di Tel Aviv: la nave sulla quale è stato trasferito dovrebbe arrivare al porto di Ashdod in tarda mattinata.

La sua ultima corrispondenza è comparsa sul giornale in edicola questa mattina. Già dalla sera di mercoledì, come aveva documentato da bordo, le comunicazioni era intermittenti, la Rete era bloccata, Starlink funzionava a tratti ed era del tutto interrotta la comunicazione tra le navi della Flotilla. Mantovani era partito da Augusta lo scorso 13 settembre a bordo della Ghea, una delle barche più piccole della missione pacifista che aveva lo scopo di rompere l’assedio di Israele alla Striscia e portare aiuti alla popolazione palestinese.

Pochi giorni dopo, il 19 settembre, dopo la sosta in rada a Porto Palo, Mantovani era stato trasferito a bordo della Otaria. Da lì, non era più scesa lungo tutta la navigazione verso Gaza. Lo scorso 24 settembre, l’imbarcazione con il nostro inviato era stata tra quelle attaccate al largo di Creta da piccoli droni che avevano sganciato flash bang e sostanze urticanti su almeno 7 imbarcazioni. Giorno dopo giorno, le sue corrispondenze hanno documentato l’avanzare della Flotilla, la determinazione e la paura man mano che si procedeva verso Gaza. Poi l’inizio dell’abbordaggio la sera dell’1 ottobre. Poco dopo la mezzanotte, gli ultimi messaggi. Quindi il fermo della Otaria sulla quale, oltre al nostro inviato, si trovavano altri 5 italiani: Adriano Veneziani, Cesare Tofani, Dario Crippa, Giorgio Patti e Manuel Pientrangeli.

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