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Parte il censimento degli autovelox: 60 giorni per registrare gli apparecchi sul portale del Mit

Tutti gli apparecchi attivi saranno visibili ai cittadini sul portale dell'automobilista. Il decreto voluto dal ministero dei Trasporti a guida Salvini non risolve però il problema dell'omologazione
Parte il censimento degli autovelox: 60 giorni per registrare gli apparecchi sul portale del Mit
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Inizia oggi, martedì 30 settembre, il censimento degli autovelox installati in Italia. Enti locali e forze dell’ordine dovranno ora comunicare tutti i dettagli degli apparecchi di rilevazione di velocità attraverso la piattaforma online creata appositamente dal ministero dei Trasporti. Il ministro Matteo Salvini, aveva definito l’operazione “una straordinaria operazione verità”. Scadenza 60 giorni, ossia fino al 30 novembre. Tutti gli apparecchi che non dovessero essere registrati entro la scadenza dovranno essere spenti.

Lo stesso decreto specifica che “la comunicazione dei dati relativi ai dispositivi o sistemi di cui al comma 1 da parte delle amministrazioni e degli enti competenti è condizione necessaria per il legittimo utilizzo dei dispositivi”. Enti locali e forze dell’ordine dovranno comunicare gli estremi tecnici e la localizzazione degli autovelox. Posizione che sarà resa consultabile da tutti i cittadini sul portale dell’automobilista. L’obiettivo è creare un elenco trasparente e definitivo del numero di apparecchiature presenti in Italia.

Il decreto comunque non risolve ancora l’intricata e storica questione dell’omologazione. La normativa, infatti, non colma il vuoto legislativo sull’argomento e sul caos che si è creato da diverse ordinanze della Corte di Cassazione (a volte anche contrastanti), che differenzia tra approvazione e omologazione (quest’ultima mai regolamentata).

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