Il mondo FQ

Naufragio Bayesian, i verbali: “In 30 secondi si è inclinata e l’acqua è entrata”

"Pensavo che mio marito e mia figlia avrebbero potuto nuotare fino in superficie. Ma non è andata così" ha detto ai pm Angela Bacares, moglie di Mike Lynch
Naufragio Bayesian, i verbali: “In 30 secondi si è inclinata e l’acqua è entrata”
Icona dei commenti Commenti

Agli atti dell’inchiesta sul naufragio del Bayesian, ci sono i verbali delle audizioni e degli interrogatori condotti dagli inquirenti della procura di Termini Imerese. Alle 4.03 del mattino Mike Lynch, morto nel disastro insieme alla famiglia e altri 5 persone, chiede l’ora alla moglie Angela Bacares, poi sopravvissuta. Lei gli risponde e sale sul ponte per parlare con il comandante. Sette minuti dopo, lo yacht a vela Bayesian affonda nelle acque di Porticello, a pochi chilometri da Palermo. Lynch, fondatore della società Autonomy e figura centrale nella storia dell’hi-tech britannico, muore insieme a sua figlia Hannah e ad altri cinque passeggeri.

Al pm Raffaele Cammarano, come riporta il Corriere della Serra, la donna ha raccontato quello che era accaduto. “Volevo scendere per avvertire gli altri, ma Sasha mi ha detto di non farlo”, racconta, riferendosi all’hostess irlandese Sasha Murray. Quando la barca si inclina, l’acqua entra con violenza. Lei cade, si ferisce e si aggrappa al comandante. “Pensavo che mio marito e mia figlia avrebbero potuto nuotare fino in superficie. Ma non è andata così”. Bacares aggiunge di non aver mai avuto timori a bordo del Bayesian, imbarcazione che la famiglia possedeva da dieci anni. “Mai avuta la necessità di svegliare qualcuno per il maltempo. Il mio riferimento era l’equipaggio, mi sentivo protetta” ha dichiarato la donna.

James Cutfield, comandante del Bayesian, iscritto nel registro degli indagati per naufragio e omicidio colposo plurimo, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma nelle dichiarazioni precedenti aveva detto che pensava che l’imbarcazione “non potesse capovolgersi, perché l’albero era più alto della profondità del fondale. Ma probabilmente il vento ci ha spinto in una zona più profonda”. Alle 4, il marinaio Matthew Griffiths lo sveglia segnalando vento a 30 nodi. “In 20 secondi ero sul flybridge. Ho detto di svegliare l’equipaggio, non gli ospiti: la situazione sembrava normale. Ma in 30 secondi la barca si è inclinata”. Cutfield ha sostenuto che non ha fatto in tempo ad accendere i motori per mettere la prua controvento, manovra che invece ha eseguito con successo l’altra imbarcazione ormeggiata nelle vicinanze, il Sir Robert Baden Powell, uscito indenne dalla tempesta. Nei verbali, come riporta il Corriere, emergono dubbi anche su possibili anomalie tecniche già presenti a bordo. Un marinaio ha ricordato che l’albero era inclinato di circa 15 gradi verso destra già prima dell’affondamento. Ma per il comandante sarebbe stato solo “un iniettore da sostituire. La barca era in buone condizioni”.

Matthew Griffiths, addetto al turno notturno, è anche lui indagato. Ha dichiarato di aver bussato alla cabina del comandante, ma di non aver chiuso i quattro portelli di prua. “Forse potevo chiamare il comandante prima. Forse potevo chiudere prima i portelli. Ma non credo che la barca potesse essere salvata”. Anche il nostromo, Htun Mynt Kyaw, indica nell’albero un possibile punto critico: “Troppo alto e troppo pesante, non ha permesso alla nave di raddrizzarsi”.

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.