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Leonardo Spa esclusa dal Festival della Scienza di Genova dopo la raccolta firme sulle “armi a Israele”

L'ad di Leonardo, Roberto Cingolani: "Comprendo e condivido lo sdegno per quanto sta succedendo a Gaza, ma trovo assolutamente inaccettabile dire che Leonardo sia responsabile"
Leonardo Spa esclusa dal Festival della Scienza di Genova dopo la raccolta firme sulle “armi a Israele”
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Dopo che alcuni docenti genovesi avevano lanciato una raccolta firme contro la sponsorizzazione del Festival della Scienza da parte di Leonardo Spa, la direttrice del Festival Fulvia Mangili ha annunciato che per questa edizione la collaborazione con l’azienda della difesa non ci sarà. Decisione maturata mentre aumentavano le pressioni di insegnanti, volontari e animatori, che contestavano la presenza di un colosso bellico accusato di aver venduto a Israele armi utilizzate anche nel conflitto a Gaza. I promotori della raccolta firme hanno citato un rapporto di The Weapon Watch e ricordato che il nome di Leonardo compare anche nel report presentato alla Camera da Francesca Albanese, relatrice dell’Onu sui Territori palestinesi, che tratta anche dei contratti con Israele ma finanziati tramite programmi statunitensi per aggirare le restrizioni europee e italiane sull’export diretto a Paesi in conflitto.

In una nota, l’Ufficio Stampa Fondazione Leonardo ETS ha respinto con forza le accuse. “Per la prima volta il Festival della Scienza, luogo libero e aperto nonché punto di riferimento per la comunità scientifica, ci ha chiesto di non prendere parte alle attività già messe in programma per la prossima edizione di ottobre. Un gruppo tra docenti e accademici si è fatto promotore di una petizione per chiedere l’esclusione di Leonardo spa tra gli sponsor del Festival, sebbene da anni, la nostra azienda abbia sostenuto e contribuito convintamente al loro programma. Questa volta, però, riteniamo sia necessario sospendere le nostre iniziative per via di un’associazione sbagliata, grave e dannosa per diversi motivi, primo tra tutti perché fatta senza conoscere la realtà dei fatti”. Ancora: “Per essere ancora più precisi e più diretti: Leonardo non vende armi ad Israele da quando è scoppiato il conflitto”. E rammaricandosi per l’esclusione, la nota parla di “occasione perduta, soprattutto per tutte le classi di scuola di ogni ordine e grado che hanno seguito con passione le nostre attività e i laboratori che da sempre organizziamo con senso di responsabilità e rispetto verso la comunità sociale alla quale tutti apparteniamo”.

“Pensiamo che la divulgazione scientifica e tecnologica debba rimanere indipendente e non legarsi a operazioni di immagine di aziende legate all’industria bellica”, è invece la posizione dei promotori riportata da Repubblica. “Abbiamo scelto di rinunciare per quest’anno alla sponsorizzazione di Leonardo”, ha comunicato ai docenti la direttrice del Festival, spiegando che la decisione è stata presa “per rispetto delle diverse sensibilità e per evitare che la manifestazione diventi terreno di strumentalizzazioni in un momento storico drammatico, in cui il confronto non può essere né pacato né obiettivo”. Al messaggio la direttrice ha allegato anche quello dell'”amico” e ad di Leonardo, Roberto Cingolani: “Comprendo e condivido lo sdegno per quanto sta succedendo a Gaza, ma trovo assolutamente inaccettabile dire che Leonardo sia responsabile e partecipe di questa tremenda vicenda”.

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