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“Molestava le donne in una stanza insonorizzata”: arrestato per abusi e traffico sessuale l’ex trader del Fondo Soros

Secondo gli inquirenti, Howard Rubin avrebbe abusato di decine di donne tra il 2009 e il 2019, nel suo appartamento di lusso a Manhattan, attrezzato per pratiche di bondage. Anche la sua ex assistente personale è stata incriminata
“Molestava le donne in una stanza insonorizzata”: arrestato per abusi e traffico sessuale l’ex trader del Fondo Soros
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Un nuovo scandalo scuote i vertici della finanza newyorkese. L’ex finanziere Howard Rubin è stato arrestato con l’accusa di traffico e aggressione sessuale. Secondo i documenti del tribunale, come riportano i media statunitensi, Rubin molestava le donne in una stanza insonorizzata, nel suo appartamento di lusso a Manhattan. Descritto come “the Dungeon“, il locale era dipinto di rosso e attrezzato per pratiche di bondage.

Nel corso della sua carriera trentennale a Wall Street, Rubin ha lavorato presso diverse società finanziarie, tra cui Merrill Lynch, Bear Stearns e Soros Fund Management. Per l’accusa il finanziere ha abusato di diverse donne tra il 2009 e il 2019. Le vittime erano reclutate e fatte volare a New York, con l’aiuto della sua assistente, Jennifer Powers, per avere rapporti sessuali in cambio di denaro. I due prendevano di mira, in particolare donne che avevano subito abusi sessuali, in difficoltà finanziarie o che soffrivano di dipendenze. Una volta arrivate a New York, venivano incoraggiate a usare droghe o alcol per prepararsi ai rapporti sessuali, spesso violenti tanto da richiedere il ricovero in ospedale delle vittime. Rubin avrebbe speso più di un milione di dollari per reclutare le donne.

Secondo una lettera presentata ad un giudice federale, fino al 2010 gli incontri avvenivano in un hotel di lusso della “Grande Mela”, ma dal 2011 al 2019 avvenivano in un attico vicino a Central Park. Lì si trovava “the Dungeon”, che sempre secondo la lettera era mantenuta e pulita da Powers. L’assistente si occupava anche di gestire le lamentele e le conseguenze delle sessioni di Rubin. Come riporta il Guardian, i due imputati facevano firmare alle donne dei contratti di riservatezza per mantenere la segretezza degli incontri.

Rubin finanziava anche la vita famigliare di Powers, pagando l’affitto del suo appartamento di Manhattan, la scuola privata dei figli e, dopo il suo trasferimento nel 2020, anche l’acquisto di una nuova casa in Texas.

Nel novembre 2017 Rubin e Powers erano stati citati in giudizio per traffico sessuale, ma la giuria li aveva riconosciuti non responsabili. Il caso è però andato in appello e se i due dovessero essere condannati rischierebbero la reclusione da 15 anni fino all’ergastolo.

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