Sale su un tetto e spara contro l’ufficio dell’agenzia anti-immigrazione a Dallas: un migrante ucciso e due feriti
Spari contro l’ufficio di Dallas dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice), l’agenzia anti-immigrazione Usa. Un migrante detenuto è rimasto ucciso mentre altri due sarebbero stati colpiti e feriti. Secondo quanto trapela, un uomo – descritto come bianco – si è appostato su un tetto di un edificio adiacente e ha aperto il fuoco. Poi, quando si sono avvicinati gli agenti, il cecchino ha rivolto l’arma contro di sé e si è ucciso sparandosi un colpo alla testa. Il portavoce dell’agenzia federale anti-immigrati ha precisato che i feriti si trovano ricoverati in ospedale. Secondo l’Fbi, nonostante nessun agente dell’Ice sia stato ferito, “l’attacco aveva come obiettivo l’agenzia americana che controlla l’immigrazione, come già successo il 4 luglio”, sempre in Texas. Il Bureau ha spiegato che sui proiettili usati dall’aggressore sono stati trovati messaggi contro l’Ice.
“Al momento stiamo ancora indagando”, ha aggiunto il direttore ad interim dell’Ice, Todd Lyons, in un’intervista alla Cnn. La situazione rimane “molto fluida” e resta ancora ignoto il movente dell’attacco. Come spiega lo stesso network, citando un ex funzionario dell’Ice, la struttura di Dallas ha tre o quattro celle di detenzione, dove solitamente i detenuti vengono esaminati prima di essere trasferiti in un centro di detenzione. La capienza varia da pochi detenuti a circa 100 persone, ma in media ospita un paio di dozzine di persone alla volta, viene precisato.
Nonostante le notizie parziali, il vice presidente Usa JD Vance ha subito puntato il dito contro “questi attacchi ossessivi contro le forze dell’ordine, in particolare l’Ice”: “Devono smettere“, ha scritto su X aggiungendo di pregare “per chiunque sia stato colpito in questo attacco e per le loro famiglie”. Vance ha rilanciato un tweet della segretaria alla Sicurezza Interna, Kristi Noem, che conferma che la sparatoria è avvenuta nella struttura che ospita il centro di detenzione dell’Ice. “Non sappiamo ancora il movente, quello che sappiamo è che le forze dell’Ice stanno affrontando una violenza senza precedenti contro di loro, questo deve smettere”, ha aggiunto Noem.
Anche il governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott, ha cavalcato l’ipotesi per cui la sparatoria avesse come obiettivo gli agenti anti-migranti. Tesi al momento non suffragata da prove, visto che dalle prime informazioni ad essere colpiti sono stati i detenuti, non le guardie. “Questo assassinio non fermerà gli arresti, la detenzione e l’espulsione degli immigrati clandestini”, ha scritto su X. “Collaboreremo con l’Ice e il dipartimento di polizia di Dallas per scoprire il movente del killer”, ha detto ancora.