Modello 730/2025 inviato con errori, ecco fino a quando si può correggere la documentazione

Se le correzioni comportano un minor credito o un maggior debito è necessario adottare il Modello Redditi, che deve essere trasmesso nei termini previsti o attraverso la dichiarazione integrativa

Errori, inesattezze o dimenticanze nel Modello 730/2025 già inviato si possono correggere compilando nuovamente la documentazione e inviandola ex novo. Il fisco permette, entro la fine di ottobre, di rimediare a un eventuale sbaglio. La scadenza esatta da tenere a mente, per presentare la nuova dichiarazione dei redditi, varia a seconda dello strumento che è stato utilizzato e da quali conseguenze determinano le correzioni.

Nel caso in cui le variazioni siano a favore del contribuente, le strade da percorrere sono due. Scatta l’obbligo del Modello Redditi nel caso in cui le novità fossero a favore del fisco.

Errori nel Modello 730/2025, fino a quando correggerlo

Il ventaglio di scelte per apportare le correzioni è più ampio nel caso in cui i contribuenti, con la correzione, si dovessero trovare di fronte ad un’imposta invariata, ad un maggior credito o a un minor debito.

Nel momento in cui si dovesse verificare questo scenario, i contribuenti hanno un periodo più ampio per presentare il Modello Redditi, che può essere inoltrato entro il termine previsto per l’invio l’anno successivo (con la dichiarazione integrativa) o entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello nel quale è stata presentata la dichiarazione (anche in questo caso si presenta una dichiarazione integrativa, che è regolamentata dall’articolo 2 del Dpr n. 322/1998).

Quando gli errori dovessero comportare un minor credito o un maggior debito e quindi la correzione dovesse essere sfavorevole al contribuente, è necessario adottare il Modello Redditi, che deve essere trasmesso nei termini previsti o attraverso la dichiarazione integrativa. Le scadenze da tenere a mente sono due: per inviare il Modello 730 integrativo tramite un Caf o un professionista c’è tempo fino al 27 ottobre 2025. Per il Modello Redditi integrativo/correttivo, invece, è necessario muoversi entro e non oltre il 31 ottobre 2025.

Si devono anche pagare le maggiori imposte

Nel caso in cui la presentazione delle correzioni dovesse determinare delle maggiori imposte da pagare, è necessario versare le somme dovute, a cui devono essere aggiunti gli interessi calcolati al tasso legale, onere che matura quotidianamente. Deve essere aggiunta, inoltre, una sanzione in misura ridotta, che andrà applicata seguendo le regole del ravvedimento operoso. Il pagamento delle imposte deve essere effettuato utilizzando un Modello F24.

L’Agenzia delle Entrate, nelle istruzioni che ha fornito per il 2025 per la presentazione della dichiarazione dei redditi, ha spiegato che eventuali correzioni degli errori attraverso una nuova trasmissione non sospendono procedure avviate a seguito della consegna del Modello 730/2025. Il datore di lavoro o l’ente pensionistico – in qualità di sostituti d’imposta – continueranno ad effettuare i rimborsi sulla base dei dati che sono stati comunicati attraverso il primo Modello 730/2025 consegnato.

Rettifica dati del sostituto d’imposta

Una situazione un po’ particolare nella quale potrebbe trovarsi il contribuente è quella in cui il sostituto d’imposta si rifiuta di effettuare le operazioni di conguaglio fiscale. Il diniego potrebbe arrivare perché il lavoratore ha un nuovo sostituto – ha cambiato azienda o è andato in pensione – o non ne ha nemmeno uno.

In questo caso è possibile inviare un Modello 730 integrativo di “tipo 2”, indicando un nuovo sostituto d’imposta: quest’ultimo provvederà ad effettuare le operazioni di conguaglio. In alternativa è possibile scegliere – sempre attraverso il Modello 730 integrativo di “tipo 2” – quello senza sostituto d’imposta. In questo caso eventuali rimborsi li farà direttamente l’Agenzia delle Entrate, mentre le tasse dovranno essere versate con un Modello F24.