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Ultimo aggiornamento: 16:10 del 17 Settembre

Gaza, Bersani attacca Meloni: “Orrenda vergogna non bloccare gli accordi con Israele”. Su La7

"Democrazia su basi etniche": Bersani denuncia la legge israeliana del 2018 e accusa Meloni di immobilismo sugli accordi con Israele
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Durissimo affondo di Pier Luigi Bersani a Dimartedì (La7) sulle parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha attribuito alla sinistra la responsabilità di alimentare un “clima d’odio” dopo l’omicidio di Charlie Kirk.
“Mi viene in mente Taxi Driver: ma sta parlando a me? Ma qui siamo fuori, ragazzi. Siamo fuori come il balcone”, ironizza Bersani.

L’ex ministro ricorda l’omicidio della deputata democratica Melissa Hortman e di suo marito lo scorso 14 giugno: “Vorrei informare il presidente che tre mesi fa nel Minnesota è stata uccisa sulla porta di casa, assieme a suo marito, una deputata democratica. È stata uccisa da un anti-abortista. La signora presidente del Consiglio ha sentito da parte nostra che non ci faremo intimidire e tutta questa cagnara qui? Io non riesco a comprendere come non si percepisca il cattivo gusto di parlare di una ipotetica e fantomatica violenza della sinistra in Italia, quando a non molti chilometri c’è una violenza vera addosso a dei poveri disgraziati, bambini e donne, e non credo che Netanyahu sia di sinistra“.

Bersani definisce poi “disastro umano indicibile” la tragedia di Gaza, puntando il dito contro “l’impotenza mondiale”. Secondo l’ex leader del Pd, le radici del problema vanno cercate nella legge approvata dal parlamento israeliano nel 2018, quando la Knesset stabilì di definire Israele “Stato della nazione ebraica”: “Noi la chiamiamo democrazia, ma lì c’è la formazione di una democrazia su basi etniche. E mi pare che si sia tenuto fermo quel principio fino a delle conseguenze orrende. Orrende come la vergogna di quei paesi come il nostro che fermano ogni possibile reazione dell’Europa“.

E lancia un nuovo messaggio a Meloni: “Ci sono l’Italia e la Germania che si stanno mettendo di traverso sulla messa in discussione degli accordi di partenariato con Israele. Io la Germania arrivo a capirla perché ha un complesso che si può comprendere. Non so se la Meloni abbia un complesso anche lei, ma vorrei ricordarle che l’Italia non ha complessi perché la nostra democrazia è nata dal sangue di chi ha combattuto contro le legislazioni razziali. È andato in prigione nei campi a fianco degli ebrei. Non abbiamo complessi noi. E quindi è una vergogna che noi stiamo fermi”.

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