A Trapani-Birgi sorgerà il nuovo polo per addestrare i piloti degli F-35. È il primo al mondo fuori dagli Usa
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, l’aveva annunciato a luglio: “La Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti dove verranno formati i piloti degli F-35“. E adesso sappiamo anche dove: il nuovo polo di addestramento globale degli aerei militari nascerà a Trapani–Birgi, aeroporto che, sulla sua unica pista, ospita infrastrutture sia militari che civili. Si tratterà della struttura gemella di quella già operativa nella Luke Air Force base in Arizona. A confermarlo è stato il presidente della commissione Difesa della Camera dei deputati, Nino Minardo.
Dunque, il progetto annunciato da Crosetto, per cui la Difesa deve essere “motore sociale, economico e di innovazione tecnologica”, prosegue. Per la prima volta fuori dagli Usa verranno formati i piloti degli F-35, e avverrà in Italia. Così come la nostra Penisola è già l’unico Paese al mondo dove li stessi caccia vengono assemblati, a Cameri, in Piemonte.
“I lavori a Trapani-Birgi inizieranno la prossima primavera e si concluderanno entro la primavera del 2028“, spiega il presidente della commissione Difesa Nino Minardo, evidenziando che il progetto “porterà significative ricadute economiche per la Sicilia, grazie a un indotto che coinvolgerà non solo il comparto militare e civile, ma anche aziende strategiche come Leonardo e Lockheed Martin“. Per il deputato la realizzazione del nuovo centro “comporterà la creazione di nuovi posti di lavoro, specializzazione tecnologica e opportunità per le imprese locali”. “È un investimento che rafforza il ruolo della Sicilia come piattaforma avanzata per il settore della difesa e dell’industria collegata, un comparto in forte crescita – conclude Minardo – e che si integra perfettamente con lo sviluppo della portualità e delle infrastrutture. L’Isola potrà così diventare un hub strategico nel Mediterraneo, con benefici concreti per l’economia e l’occupazione”.
Il piano della Difesa italiana prevede di potenziare la flotta di F-35, portandola da 90 a 115 velivoli con un investimento di 7 miliardi di euro. Questa espansione è solo il primo passo: entro il 2040, l’Aeronautica Militare potrebbe schierare una forza combinata di oltre 180 caccia F-35 ed Eurofighter aggiornati.