“Blocchiamo tutto”, proteste in tutta la Francia. Scontri tra polizia e manifestanti: 300 arresti. Chiusa una parte del Louvre
Circa 29mila persone sono scese in piazza oggi, 10 settembre, in Francia per la manifestazione “Blocchiamo tutto”. Il ministro francese dell’Interno, Bruno Retailleau, ha parlato di circa 300 arresti – la maggior parte dei quali a Parigi – e quattro agenti feriti in tutto il Paese, dopo gli incidenti e i tafferugli fra i manifestanti e gli 80mila poliziotti schierati dall’Eliseo. Le azioni di protesta sono oltre 400, con centinaia di assembramenti e blocchi stradali.
Le proteste nella Capitale
Sono numerosi gli interventi della polizia nei licei di Parigi, già diventati i punti più caldi della protesta. “Blocchiamo le nostre scuole superiori contro la negazione della democrazia, contro le inaccettabili condizioni di studio, finché non vinceremo la nostra causa”, ha detto il presidente dell’Unione delle scuole superiori a Bfmtv. Scontri e biciclette in fiamme sono segnalati a place de la Nation. Il Museo del Louvre ha annunciato che alcune delle sue sale “restano eccezionalmente chiuse“, così come è stata comunicata la chiusura del Musée d’Orsay. Tensioni tra poliziotti e manifestanti anche intorno alla Gare du Nord, una delle principali stazioni ferroviarie di Parigi, snodo cruciale del sistema ferroviario della Francia. Secondo le autorità d’Oltralpe, gli agenti hanno sventato un tentativo di intrusione all’interno della stazione, dispersi dai gas lacrimogeni. Durante le proteste i manifestanti cantavano anche slogan in italiano: “Siamo tutti antifascisti”. A pochi chilometri di distanza, la prefettura ha chiesto la chiusura totale del centro commerciale Westfield di Châtelet les Halles: gli agenti sono entrati in contatto con i manifestanti. Durante i tafferugli, probabilmente a causa di un petardo, la tenda di un ristorante ha preso fuoco. Le fiamme si sono propagate a buona parte del locale e al palazzo sovrastante.
Manifestazioni in tutto il Paese
Auto incendiate e tafferugli tra agenti e manifestanti a Rennes, Nantes, Lione e Tolosa. “La situazione è sotto controllo, ma altamente instabile”, ha riferito la Gendarmeria. I servizi di sicurezza si aspettano che 100mila persone scendano oggi in piazza e Retailleau ha annunciato “tolleranza zero”. Come previsto si registrano disagi per il traffico, con blocchi alla circolazione a Lione, Lille e Grenoble. Erwan Coiffard, portavoce della Gendarmeria Nazionale, ha detto a Bfmtv che “azioni più significative” sono state segnalate “nella regione della Bretagna”. Momenti di tensione a Lione dove centinaia di persone hanno bloccato il traffico. Diverse centinaia di persone si sono radunate anche a Marsiglia in Place de la Joliette, rovesciando i bidoni della spazzatura.
La cerimonia di passaggio delle consegne tra Bayrou e Lecornu
I manifestanti protestano contro il dimissionario primo ministro François Bayrou. Alle 12, infatti, è avvenuto il passaggio di consegne tra l’ex primo ministro – che si è dimesso dopo il voto di sfiducia – e Sebastién Lecornu, nuovo premier indicato dal presidente Emmanuel Macron. La giornata di mobilitazione nazionale è stata proclamata da un movimento che, secondo il quotidiano Le Parisien, conta circa 20 organizzatori e si dichiara indipendente da partiti e sindacati. Il movimento “Blocchiamo Tutto” è il risultato di un malcontento popolare montato negli ultimi mesi su varie piattaforme social e che si è rafforzato con l’annuncio della manovra lacrime e sangue di Bayrou, che prevedeva tagli al bilancio per quasi 44 miliardi di euro e alla sanità, la cancellazione di due festività nazionali ed il congelamento delle pensioni. Nel corso della cerimonia di passaggio delle consegne, Lecornu ha dichiarato che i prossimi saranno mesi di “cambiamento“: “Avremo bisogno di rotture, non solo nella forma, non solo nel metodo. Rotture nella sostanza. Voglio dire al popolo francese che ci riusciremo, che c’è una strada possibile e che porremo fine al divario tra la situazione politica e ciò che i nostri concittadini si aspettano legittimamente dalla loro vita quotidiana”. Dal canto suo, Bayrou ha assicurato che farà di tutto per aiutare il nuovo governo.