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Relitto israeliano vicino Lampedusa, Crosetto: “Missile? No, pezzo di satellite”. Intanto arrivano gli sminatori

L’oggetto ritrovato sabato tra Lampedusa e Lampione presenta scritte in ebraico e il logo della Minhalat HaHalal, la Space Administration, ente del Ministero della Difesa di Israele
Relitto israeliano vicino Lampedusa, Crosetto: “Missile? No, pezzo di satellite”. Intanto arrivano gli sminatori
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Nelle acque dell’arcipelago delle Pelagie sta per arrivare il nucleo Sminamento difesa anti mezzi insidiosi (Sdai) della Marina militare, incaricato di effettuare le verifiche tecniche sul relitto metallico cilindrico avvistato lo scorso sabato. Il corpo specializzato, solitamente impegnato nella difesa delle opere portuali e nella bonifica di ordigni esplosivi in acque nazionali, prenderà in carico l’oggetto che ha fatto discutere non poco.

Il mistero ha avuto inizio sabato 6 settembre, quando il motopeschereccio Andrea Doria ha rinvenuto tra le isole di Lampedusa e Lampione un oggetto metallico lungo circa 5 metri e dal diametro di un metro e mezzo. Dai primi controlli, la Guardia Costiera ha escluso la presenza di materiali esplosivi o radioattivi. L’oggetto presentava scritte in ebraico e il logo della Minhalat HaHalal, la Space Administration israeliana, un ente del Ministero della Difesa di Israele che si occupa di missili balistici e satelliti. La provenienza era chiara sin da subito, alimentando ipotesi su un possibile reperto militare o un frammento del satellite israeliano Ofek 19.

A chiarire la questione è intervenuto il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha escluso la natura militare del reperto. “Non penso si tratti di un reperto militare israeliano. Penso si tratti di qualcosa collegato a un lancio satellitare”, ha detto a margine della cerimonia per l’82esimo anniversario della Difesa di Roma. Le sue parole hanno cercato di rassicurare la popolazione, ma il luogo e il tempismo del ritrovamento, proprio mentre alcune navi della Global Sumud Flotillastavano per partire dalla Sicilia, continuano a suscitare sospetti tra alcuni osservatori.

Nonostante le rassicurazioni ufficiali, la vicenda ha scatenato polemiche politiche. La senatrice del Movimento 5 Stelle, Dolores Bevilacqua, ha espresso dure critiche: “Il ministro della Difesa Crosetto conferma che il rottame rivenuto al largo di Lampedusa apparterrebbe a un missile delle forze spaziali israeliane, esattamente come ipotizzavo ieri”. La parlamentare aveva subito parlato di “rottame di un missile delle forze spaziali israeliane”, citando “boati e strani raggi” avvertiti dalla popolazione, annunciando un’interrogazione parlamentare urgente al governo Meloni.

Parole che hanno ricevuto le critiche del sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino che ha definito le dichiarazioni “gravissime e del tutto irresponsabili”. Secondo Mannino, Bevilacqua ha parlato “senza alcun riscontro ufficiale”, creando “procurato allarme” e possibili “danni irreparabili” per i quali si è detto pronto a intraprendere ogni azione necessaria a tutela del territorio. Dopo le parole di Crosetto, Bevilacqua ha replicato, definendo “gravi e irresponsabili” non le proprie affermazioni, ma l’atteggiamento di un sindaco che non chiede chiarimenti e di un governo che continua a cooperare militarmente con Israele.

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