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Poliziotto travolge e uccide un giovane a Milano: convalidato l’arresto, ma viene scarcerato

Per il gip non sussiste il rischio di reiterazione di reato. Da due anni era sottoposto a sorveglianza sanitaria per "intossicazione etilica" precedente
Poliziotto travolge e uccide un giovane a Milano: convalidato l’arresto, ma viene scarcerato
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Scarcerato, resta indagato a piede libero Giusto Chiacchio, il 26enne poliziotto che sabato 6 settembre aveva travolto e ucciso con la sua auto il 25enne Matteo Barone. L’incidente è avvenuto all’incrocio di via Porpora e via Adelchi, mentre il giovane stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. La decisione del gip di Milano, Roberto Crepaldi, che ha convalidato l’arresto per omicidio stradale, eseguito dalla Polizia locale, ma non ha disposto alcuna misura cautelare.

La procura aveva chiesto per l’agente la custodia cautelare in carcere, dopo che era risultato positivo all’alcoltest, per il pericolo di reiterazione del reato. Esigenza che, però, per il Giudice non sussiste per il 26enne, a cui è già stata ritirata la patente. Il poliziotto da un paio di anni era sottoposto, in via amministrativa, a sorveglianza sanitaria per una “intossicazione etilica” precedente. Inoltre, il 26enne si era allontanato dall’ospedale, dove era stato portato dopo l’incidente, quando ha saputo che sarebbe stato sottoposto ad alcoltest. Solo a mattina già inoltrata è stato rintracciato dai colleghi sottoposto all’esame.

Al giovane poliziotto è stato sequestrato il telefono dalla Polizia locale, per verificare se, quando ha investito il 25enne senza nemmeno frenare e a velocità elevata, stesse usando il cellulare. Un testimone ha confermato che l’auto stava viaggiando ben oltre il limite di 50 km/h.

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