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La Cina riapre il suo mercato dei bond ai gruppi energetici russi per la prima volta dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina

Secondo il Financial Times, i regolatori finanziari cinesi hanno comunicato ai vertici del settore energetico russo che avrebbero supportato i piani delle loro compagnie per l'emissione di 'panda bond' in renminbi
La Cina riapre il suo mercato dei bond ai gruppi energetici russi per la prima volta dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina
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La Cina sta per riaprire il proprio mercato obbligazionario alle maggiori aziende energetiche russe, segnalando un cambiamento di politica che rispecchia i rapporti diplomatici ed economici sempre più stretti tra Pechino e Mosca. Secondo quanto riportato dal Financial Times, che cita due fonti vicine alla questione, i regolatori finanziari cinesi hanno comunicato ai vertici del settore energetico russo durante un incontro tenutosi a fine agosto a Guangzhou che avrebbero supportato i piani delle loro compagnie per l’emissione di ‘panda bond’ in renminbi.

Si tratta della prima raccolta di fondi da parte di una società russa in Cina dall’invasione dell’Ucraina nel 2022 e del primo debito russo venduto sul mercato pubblico onshore del Dragone dai bond del gruppo statale dell’alluminio Rusal, che nel 2017 avevano consentito di raccogliere 1,5 miliardi di yuan (210 milioni di dollari). Martedì, incontrandosi a Pechino, il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping hanno affermato che i legami strategici tra i due Paesi hanno raggiunto un “livello senza precedenti”.

Dopo i colloqui, Mosca ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Pechino sulla costruzione del gasdotto Power of Siberia 2, a lungo discusso. Un progetto guidato dal monopolista statale russo Gazprom che potrebbe rimodellare i flussi energetici globali ma richiederà anni per la costruzione, visto che i dettagli finanziari dell’operazione sono tutti da definire.

Le sanzioni Usa e Ue contro Mosca hanno precluso ai debitori russi l’accesso ai mercati finanziari globali dal 2022 e le banche cinesi hanno evitato accordi di finanziamento pubblico che coinvolgono aziende russe per il timore di essere soggette a sanzioni secondarie. Ora i legami sempre più stretti tra Pechino e Mosca stanno rendendo le banche meno caute, mentre il renminbi sta diventando la valuta estera sempre più centrale per l’economia di Mosca.

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