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Gaza, il presidente israeliano Herzog dal Papa: “Garantiamo la sicurezza dei cristiani”. Il Vaticano: “Servono i due Stati”

Il capo dello Stato ebraico ha incontrato anche il segretario di Stato Parolin. Il Vaticano: "Attenzione alla tragica situazione a Gaza, dare un futuro al popolo palestinese"
Gaza, il presidente israeliano Herzog dal Papa: “Garantiamo la sicurezza dei cristiani”. Il Vaticano: “Servono i due Stati”
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Papa Leone XIV ha ricevuto in Vaticano il presidente israeliano Isaac Herzog. “Israele sta facendo tutto il possibile per restituire tutti gli ostaggi tenuti nella crudele prigionia degli assassini di Hamas – ha scritto il capo dello Stato ebraico in un messaggio su X -. Israele anela al giorno in cui i popoli del Medio Oriente, i figli di Abramo, vivranno insieme in pace, collaborazione e speranza”.

“I leader religiosi e coloro che scelgono la via della pace devono unirsi nel chiedere l’immediato rilascio degli ostaggi come primo ed essenziale passo verso un futuro migliore per l’intera regione – ha proseguito Herzog, ribadendo le richieste del governo di Benjamin Netanyahu -. Lo Stato di Israele, impegnato a garantire la libertà religiosa per tutti i credenti e determinato a continuare ad agire per la pace, la tranquillità e la stabilità in tutta la regione, è orgoglioso della sua comunità cristiana e si impegna a garantire la sicurezza e il benessere delle comunità cristiane in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente, preservando il loro posto unico”.

Herzog si è quindi rivolto al Pontefice affermando che “la sua ispirazione e la sua guida, Papa Leone, nella lotta contro l’odio e la violenza e nella promozione della pace in tutto il mondo, sono apprezzate e importanti per tutti noi. Non vedo l’ora di continuare ad approfondire la nostra cooperazione per un futuro di giustizia e compassione”.

Dopo aver incontrato il pontefice, Herzog ha visto il Segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato da monsignor Paul R. Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali. “Nel corso dei cordiali colloqui con il Santo Padre e in Segreteria di Stato, – spiega una nota del Vaticano – è stata affrontata la situazione politica e sociale del Medio Oriente, dove persistono numerosi conflitti, con particolare attenzione alla tragica situazione a Gaza. Si è auspicata una pronta ripresa dei negoziati affinché, con disponibilità e decisioni coraggiose, nonché con il sostegno della comunità internazionale, si possa ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi, raggiungere con urgenza un cessate-il-fuoco permanente, facilitare l’ingresso sicuro degli aiuti umanitari nelle zone più colpite e garantire il pieno rispetto del diritto umanitario, come pure le legittime aspirazioni dei due popoli”.

”Si è parlato di come garantire un futuro al popolo palestinese e della pace e stabilità della Regione, ribadendo da parte della Santa Sede la soluzione dei due Stati, come unica via d’uscita dalla guerra in corso. Non è mancato un riferimento a quanto accade in Cisgiordania e all’importante questione della Città di Gerusalemme”, spiega il Vaticano. “Nel prosieguo dei colloqui – conclude la nota -, si è convenuto sul valore storico dei rapporti tra la Santa Sede e Israele e sono state affrontate anche alcune questioni riguardanti i rapporti tra le Autorità statali e la Chiesa locale, con particolare attenzione all’importanza delle comunità cristiane e al loro impegno in loco e in tutto il Medio Oriente, a favore dello sviluppo umano e sociale, specialmente nei settori dell’istruzione, della promozione della coesione sociale e della stabilità della regione”.

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