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Due turchi arrestati con armi da guerra a Viterbo durante la festa di Santa Rosa. La pista del traffico di armi

La procura di Viterbo ha aperto un fascicolo per detenzione illegale di armi. Indagini sui legami con il boss Baris Boyun, arrestato in Italia a gennaio dell'anno scorso
Due turchi arrestati con armi da guerra a Viterbo durante la festa di Santa Rosa. La pista del traffico di armi
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Un “attentato sventato alla festa di Santa Rosa a Viterbo”. È il quotidiano Il Messaggero a raccontare che due cittadini di origine turca sono stati arrestati dalla Digos con mitragliatrici e armi. Secondo quanto riportato dal quotidiano romano i due uomini avevano anche un piano dettagliato e sarebbero stati pronti a sparare. A presenziare all’evento c’era anche il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Tra le personalità accreditate per partecipare alla festa c’era anche l’ambasciatore di Israele. Con lui, nella lista, anche Arianna Meloni, poi trattenuta a Roma per impegni, i ministri Tajani e Alessandro Giuli e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Gli investigatori privilegiano la pista del traffico d’armi. Verifiche su ipotesi di un attentato terroristico sono in corso, fanno sapere gli investigatori, ma non ci sono ancora riscontri. La procura di Viterbo, intanto, ha aperto un fascicolo per detenzione illegale di armi.

Le luci spente

A far comprendere che qualcosa era successo è stato il trasporto della Macchina di Santa Rosa, che attraversa la città a luci spente, portato a termine con le luci accese illuminazione. La decisione delle luci accese, data senza spiegazioni sull’attentato sventato, ha scatenato le proteste dei viterbesi. Erano circa 40mila le persone nel centro storico di Viterbo. I due arrestati erano in un bed and breakfast del centro. L’ipotesi investigativa è che siano legati alla rete criminale del boss turco Baris Boyun, arrestato in Italia a gennaio dell’anno scorso e per cui era stata negata l’estradizione. Il commando sarebbe stato composto da tre persone: uno è riuscito a scappare. Le due persone fermate dagli agenti sono stati portati davanti al pm, ma hanno scelto il silenzio.

L’intercettazione

Lo scorso maggio era stata diffusa una intercettazione di Boyun: “Tutta la Turchia parlerà del mio attentato”. Boyun, classe 1984 e arrestato nel 2022 a Rimini in esecuzione di mandato di cattura internazionale, stando all’accusa stava programmando un “attentato” ad una fabbrica “di alluminio” in Turchia, anche attraverso un “kamikaze”. Attentato terroristico sventato, ritengono gli inquirenti, grazie “all’intervento della polizia turca” allertata dagli investigatori italiani. Il boss, ai domiciliari a Crotone, era stato oggetto di un’altra ordinanza di custodia cautelare emessa dall’autorità giudiziaria di Milano ed era stato arrestato proprio nel Viterbese. Poi, il 25 agosto, il fermo di Ismail Atiz, anche lui in un affitta camera. Atiz è accusato di riciclaggio, estorsioni, minacce, danneggiamenti e uso di armi da fuoco.

Comitato d’urgenza

Nella cittadina laziale, dopo il blitz dell’Antiterrorisimo, è stato convocato d’urgenza il comitato di sicurezza. Sono stati schierati i Nocs, i cecchini sui tetti, e le unità cinofile addestrate alla ricerca di ordigni. Il capofacchino Luigi Aspromonte ha annunciato il Trasporto con l’illuminazione accesa. A metà del percorso le luci sono state spente, ma senza alcun riferimento ai motivi di sicurezza per innescare il panico. Gli investigatori avrebbero scoperto il piano per Santa Rosa proprio seguendo le tracce dell’ultimo arrestato. E da qui quelle della cellula che ha preso alloggio a Viterbo.

Le indagini

A mettere sulla pista dei due cittadini turchi è stato, secondo quanto apprende l’Adnkornos, un cittadino che ha segnalato i movimenti sospetti dei due. All’arrivo dei poliziotti sul posto, intorno alle 14.30 di ieri, i due – 22 anni uno, 40 l’altro – erano in camera con la mitraglietta, una pistola e tre caricatori (due per la pistola e uno per la mitraglietta). I due, che non risultano avere legami con il terrorismo ma soltanto con la criminalità comune, sarebbero dovuti ripartire tra una settimana.

Le reazioni

“Anche quest’anno ho partecipato alla festa della Macchina di Santa Rosa a Viterbo. Congratulazioni alle forze dell’ordine per l’arresto di due cittadini turchi armati, a poche ore dall’inizio dell’evento. Bene il sindaco ed il Prefetto che hanno garantito, in sicurezza ed evitando il panico, il trasporto della macchina della Santa protettrice della città, permettendo ai tanti fedeli e turisti arrivati di vivere questo momento straordinario. Questo episodio spero rappresenti un monito contro quei cattivi maestri che aizzano orchestrando delle campagne d’odio con un linguaggio violento” dice Tajani in una nota. “Congratulazioni alle Forze dell’Ordine e al Ministro dell’Interno Piantedosi per il pronto intervento che ha portato all’arresto di due cittadini turchi armati a Viterbo, poche ore prima della festa della Macchina di Santa Rosa. Un’operazione decisiva che ha permesso di celebrare in sicurezza un evento unico al mondo, che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’Umanità e rappresenta una tradizione secolare profondamente sentita dai viterbesi e da tantissimi italiani” scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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