Le ragazze di Julio Velasco sembrano giocare un altro sport: finisce 25-17, 25-21, 25-18. È la 34esima vittoria consecutiva

Una gioia per gli occhi degli appassionati, una macchina mostruosa per le rivali: l’Italia di pallavolo femminile vola in semifinale ai Mondiali in corso in Thailandia. Questa volta le malcapitate sono le polacche, annientate tre set a zero senza storia e senza appello. La Polonia dovrebbe essere un’avversaria ostica, ma le azzurre di Julio Velasco sembrano giocare un altro sport. Letali e potenti a pieno regime, anche calcolatrici quando serve, sempre aggressive in difesa: non sembrano avere difetti, forse si sapeva, ma nemmeno cali di tensione. Il risultato finale è emblematico: 25-17, 25-21, 25-18. Ora l’Italia attende la vincitrice del match tra Francia e Brasile, mentre dall’altro lato del tabellone la prima semifinalista è il Giappone. Ma le azzurre non possono più nascondersi: sono devastanti, l’unico grande obiettivo è la medaglia d’oro.
Il ruolino di marcia dell’Italvolley femminile è impressionante. Si tratta della 34esima vittoria consecutiva in tutte le competizioni: una striscia che comprende due titoli in Nations League e l’oro olimpico di Parigi 2024. In questi Mondiali finora le azzurre hanno perso solamente un set, contro il Belgio nell’ultima partita del girone. Slovacchia, Cuba, Germania e ora Polonia invece hanno lasciato il parquet di Bangkok senza nemmeno aver avuto una chance di lottare. Eppure, come detto, le polacche guidate da coach Stefano Lavarini erano sulla carta una rivale ostica, seppur orfana della palleggiatrice Asia Wolosz, stella e faro della squadra.
Nell’Italia anche oggi ai quarti ha funzionato tutto. Ci sono i 20 punti di Egonu, miglior realizzatrice, ma anche i 12 di Fahr dal centro, senza dimenticare i 5 di capitan Danesi. La distribuzione di Orro premia anche Nervini e Sylla (8 e 7 attacchi vincenti). Quando serve c’è anche il cambio di diagonale, con Antropova e Cambi: nessuno al mondo può permettersi riserve di questo livello. E poi la ricezione che non va mai in tilt e le difese di Monica De Gennaro, che a 38 anni resta il miglior libero al mondo. Di fronte a questa squadra è difficile opporre resistenza. Quando la Polonia ci ha provato, arrivando a mettere la testa avanti a metà del secondo set, ha subito un parziale di 7 punti a 1 che ha stroncato ogni velleità di battaglia.
L’unico vero rischio per l’Italia, sottolineato a più riprese anche dal ct Velasco, diventa a questo punto quello di credere che sarà tutto facile. Sabato e domenica, quando si assegneranno le medaglie iridate tra semifinali e finale, il livello si alzerà ancora e la tensione diventerà un fattore determinante. Per il momento, però, le azzurre hanno dimostrato di non esaltarsi troppo e riuscire a rimanere sempre sul pezzo, giocando anche “sporco” quando serve. Sono a un passo da un’impresa che le collocherebbe tra le Nazionali più forti di sempre nella storia della pallavolo e dello sport italiano.