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Morte di Cecilia De Astis: i quattro minori affidati al Comune di Milano

Sentiti i genitori di tre dei ragazzini, tra cui il minore ancora non rintracciato. Per il figlio della donna "sono minorenni e non hanno la maturità ancora per rendersi perfettamente conto delle loro azioni. Ma questo non toglie comunque che sono responsabili"
Morte di Cecilia De Astis: i quattro minori affidati al Comune di Milano
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I quattro minori responsabili della morte di Cecilia De Astis, investita lo scorso 11 agosto a Milano, saranno affidati al Comune e alla sua struttura di servizi sociali: per il momento rimarranno nelle comunità protette dove già si trovano. Lo ha stabilito il 27 agosto il giudice delegato del Tribunale dei minori Ciro Iacomino che ha affidato al Comune due fratellini di 11 e 13 anni, quest’ultimo alla guida quel giorno, e la undicenne che era con loro. I tre, per ragioni di età, non sono imputabili. Poche settimane fa era scattato il procedimento d’urgenza per l’allontanamento dal campo rom in cui i quattro vivevano. Oggi la convalida, in attesa del Tribunale in composizione collegiale che, al termine dell’istruttoria, deciderà se mantenere o modificare il provvedimento.

Durante l’udienza sono stati sentiti dal giudice la madre dei fratelli e i due diversi padri, tutti e tre arrivati scortati dalla polizia penitenziaria perché attualmente in carcere. Nella giornata del 28 agosto sarà il turno del padre del quarto ragazzino. Di lui al momento si sono perse le tracce: quando sarà rintracciato, sarà affidato anche lui al Comune di Milano. Non è stato invece possibile sentire la madre della undicenne, che non è stata trovata: alla donna il provvedimento sarà solo notificato.

“Chiedo a nome di mia mamma e di tutti noi giustizia. Come cittadini ritengo che dobbiamo essere tutelati da principio, non arrivare a queste situazioni e dover affrontare un lutto, la perdita di una mamma che a 71 anni aveva ancora tanta vita davanti”, ha detto Filippo Di Terlizzi, uno dei due figli della pensionata uccisa, presente all’udienza.

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