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Stellantis, contratto di solidarietà per 2.000 operai a Termoli: durerà un anno

L'azienda ha annunciato il rinnovo dell'ammortizzatore sociali per tutti i lavoratori dello stabilimento molisano dal 1° settembre fino al 31 agosto 2026
Stellantis, contratto di solidarietà per 2.000 operai a Termoli: durerà un anno
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Gli ammortizzatori sociali dentro Stellantis non finiscono mai. Alla faccia dei piani di rilancio, l’azienda ha annunciato un nuovo contratto di solidarietà che coinvolgerà tutti lavoratori dello stabilimento di Termoli, circa 2.000. Scatterà il 1° settembre e durerà fino al 31 agosto 2026, come stabilito nell’incontro tra la direzione dell’impianto e le organizzazioni sindacali. Si tratta, in sostanza, di un prolungamento visto che gli operai della fabbrica molisana aveva già lo stesso ammortizzatore sociale in atto. E a maggio il gruppo franco-italiano aveva anche aperto una finestra per 200 uscite volontarie.

“La decisione – spiega la Uilm – arriva in un contesto complicato per tutto il settore auto: il mercato internazionale continua a segnare dati negativi, dagli Stati Uniti arrivano riflessi pesanti con l’attivazione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump, la crisi delle vendite non si arresta e la transizione ecologica, purtroppo non governata, sta colpendo duramente il nostro sito di Termoli”.

A questa situazione si aggiunge il tema della gigafactory: un progetto che, al momento, la joint venture di cui fa parte Stellantis, Acc, sembra aver abbandonato. Anche se nel frattempo – con un altro consorzio di imprese – l’azienda controllata da Exor della famiglia Agnelli-Elkann si è impegnata a costruirne uno a Saragoza, in Spagna, con un investimento di 4,1 miliardi di euro con avvio entro fine 2026. In Molise si sta inoltre esaurendo la produzione del motore Fire che verrà solo in parte compensato dall’avvio previsto del nuovo cambio EDCT con il reimpiego di circa 300 lavoratori.

“Nessuno ha il coraggio di dire chiaramente quale sarà il futuro di questa fabbrica – prosegue Francesco Guida della Uilm – Se un domani vedrà davvero la luce e, soprattutto, quale sarà il destino dei lavoratori. Pensiamo anche ai colleghi che, dalla Francia, ex dipendenti Stellantis Termoli, avevano ricevuto delle proposte legate a questo progetto e che oggi vediamo lasciati soli, senza prospettive”.

Si tratta, dice ancora il sindacalista, di una questione “non solo industriale ma anche di correttezza e rispetto verso le persone e le proprie famiglie”. Per la Uilm Molise c’è bisogno “di nuovi prodotti, di investimenti veri e di certezze per il futuro”. Da qui la richiesta di un incontro con l’amministratore delegato Antonio Filosa, perché “i lavoratori di Termoli hanno diritto a sapere quale strada Stellantis intende intraprendere. Non ci serve solo resistere, serve costruire il futuro”.

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