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Calabria, Tridico è il candidato del “campo largo”. Ma Bonelli e Fratoianni accusano: “Hanno deciso solo Pd e M5s”

Sarà l'ex presidente Inps, ora capodelegazione del M5s a Bruxelles, a sfidare Roberto Occhiuto. Ad appoggiarlo 12 liste, da Iv a Rifondazione comunista
Calabria, Tridico è il candidato del “campo largo”. Ma Bonelli e Fratoianni accusano: “Hanno deciso solo Pd e M5s”
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Pasquale Tridico è il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Calabria del 5 e 6 ottobre. L’ufficialità, come atteso, è arrivata dal tavolo dei segretari regionali dei partiti della coalizione, riunito sabato nella sede del Pd a Lamezia Terme: a dare il via libera sostanziale, però, erano già stati i leader nazionali – Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni – che si erano riuniti in videoconferenza giovedì mattina, il giorno dopo l’annuncio della disponibilità di Tridico (negata fino all’ultimo momento). A sostenere l’ex presidente Inps, ora capodelegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo, sarà un “campo larghissimo” composto da ben 12 forze: Pd, M5S, Avs, Psi, Federazione Riformista, Italia viva, Azione, +Europa, Pri, Mezzogiorno federato, Rifondazione comunista e Demos. I sondaggi riservati danno Tridico come l’unico candidato capace di battere Roberto Occhiuto, il governatore uscente di Forza Italia, dimissionario dopo l’indagine a suo carico per corruzione, che si ripresenta cercando una nuova legittimazione popolare. “Con orgoglio e responsabilità, accetto questa sfida. È tempo di una svolta, per te Calabria mia, terra mia”, scrive l’europarlamentare sui social.

Il leader del Pd calabrese, il senatore Nicola Irto, parla dell’accordo raggiunto come di “un dato politico straordinario“: “Mettere assieme 12 sigle, 12 partiti attorno a una candidatura, attorno a un programma, è un segnale di unità larghissima. Noi abbiamo fatto tesoro degli errori del passato. Si arriva a un centrosinistra larghissimo e unito, per battere la destra, che sta pensando solo ed esclusivamente al potere e non ai bisogni dei calabresi. Pasquale Tridico è riuscito a trovare il consenso di tutte le forze del centrosinistra perché è una figura tecnica che viene vista un po’ anche fuori quota rispetto ai partiti. Una persona che è riuscita, nella sua storia, a porsi al di là dei partiti. Per questo tutti gli hanno attribuito la riconoscibilità di candidato che può raccogliere il consenso anche di forze politiche molto diverse tra di loro“, afferma. Sulla stessa linea Ferdinando Pignataro, segretario calabrese di Sinistra italiana: “La cosa più importante è una larga unità a sostegno del candidato presidente, a differenza del recente passato. Questa è una coalizione per l’alternativa e il cambiamento di una regione che vive da decenni un disagio economico e sociale che non ha pari nei territori di tutta Europa”, dice all’agenzia AdnKronos.

Tra le prime a complimentarsi con Tridico anche Anna Laura Orrico e Vittoria Baldino, le due deputate calabresi proposte come candidate, in alternativa a lui, dal leader Giuseppe Conte. Per Orrico, coordinatrice pentastellata in Calabria, “Pasquale Tridico rappresenta la candidatura più giusta e pertanto siamo orgogliosi di essere al traino di questa coalizione dimostrando, come già avevamo detto nei mesi scorsi, di potere esprimere figure di ampio profilo e rilievo capaci di contrastare le politiche poco al servizio dei cittadini della destra calabrese”. “Saremo davvero fortunati ad avere Pasquale Tridico presidente della nostra Calabria”, scrive invece Baldino. “Una delle migliori persone che conosca, sicuramente la migliore in questo momento per noi calabresi. Sarò al suo fianco ogni giorno in questa campagna elettorale, perché la sua battaglia è la mia, è la nostra, è di tutti quelli che credono e sperano in una Calabria libera”.

A guastare in parte il clima di giubilo, però, arriva una nota dei due leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, che pur ribadendo il sostegno a Tridico lamentano la mancata presa in considerazione del candidato proposto da Avs, il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, “nel quadro di un principio di equilibrio della coalizione alternativa alle destre. Per questo”, scrivono, “vogliamo ribadire che la scelta di Pasquale Tridico, sulle cui qualità non abbiamo mai espresso dubbi, non risolve la questione politica che abbiamo posto e che per noi resta rilevante”. La conclusione è una specie di avvertimento: “Ora è il momento di fare, con tutte le nostre forze, la campagna elettorale in Calabria e nelle altre regioni al voto. Dopo occorrerà discutere di come si costruisce una coalizione vincente, che non può essere il risultato di un rapporto duale tra Pd e M5s”, affermano.

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