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Riarmo Ue, l’Eurocamera fa ricorso alla Corte di Giustizia contro von der Leyen

"L'utilizzo della procedura d'urgenza" da parte della commissione Ue "mina la legittimità democratica agli occhi dell’opinione pubblica"
Riarmo Ue, l’Eurocamera fa ricorso alla Corte di Giustizia contro von der Leyen
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Il Parlamento europeo porta Ursula von der Leyen di fronte alla Corte di Giustizia Ue. La presidente Roberta Metsola aveva già fatto capire che l’Assemblea di Strasburgo non avrebbe lasciato passare la decisione della capa della Commissione di scavalcarla per velocizzare l’approvazione del Safe, lo strumento di azione per la sicurezza dell’Europa mediante il rafforzamento dell’industria europea della difesa. Promessa mantenuta, come ufficializzato dall’ufficio stampa dell’Eurocamera: “A seguito della raccomandazione della Commissione Affari Giuridici del Parlamento europeo – informa l’ufficio stampa dell’Eurocamera – il Parlamento ha presentato una richiesta di annullamento del regolamento Safe alla Corte di giustizia”.

Nel suo ricorso, il Parlamento chiede al contempo che, qualora la Corte ritenga fondato il ricorso stesso, gli effetti del regolamento siano comunque mantenuti fino alla sua sostituzione con un nuovo atto adottato sulla base giuridica appropriata, cioè senza l’uso della procedura d’urgenza, prevista dall’art.122. Questo perché in realtà, come emerso da numerose votazioni che hanno toccato il tema del riarmo europeo, la Plenaria si è sempre dimostrata allineata alla proposta della Commissione di istituire lo strumento, ma non accetta che questo avvenga senza essere consultata. “L’utilizzo di questa procedura per approvare il Safe come base giuridica era, a parere del Parlamento, proceduralmente scorretto e semplicemente superfluo e mina la legittimità democratica agli occhi dell’opinione pubblica. Non esiste un Parlamento al mondo che lo accetterebbe”.

E si legge ancora: “Per questo motivo, il Parlamento presenta un ricorso per inadeguatezza della base giuridica. Il Parlamento ha attuato riforme radicali per poter agire in modo rapido e coerente. Ciò è già stato dimostrato dall’adozione di diversi testi legislativi chiave nel giro di poche settimane. Il Safe – sottolinea l’Eurocamera – come strumento gode del pieno sostegno del Parlamento. Riconosciamo la sua importanza per l’Europa, per l’Ucraina e per tutti noi. Non si tratta di contenuto ma della base giuridica scelta, che mina la legittimità democratica. Il Parlamento accoglie pertanto con favore il fatto che la maggioranza degli Stati membri abbia espresso la volontà di contrarre prestiti UE per gare d’appalto per un importo di 127 miliardi di euro”.

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