Trump chiude alla presenza di Zelensky: “Al vertice in Alaska ci sarà solo Putin. Poi sentirò lui e i leader europei”
Volodymyr Zelensky non è parte dell’incontro di venerdì con Vladimir Putin. Il presidente Usa Donald Trump chiude così la porte alla possibilità delle presenza del presidente ucraino ai colloqui previsti il 15 agosto, in Alaska, con il leader russo: “Io direi che può venire – ha aggiunto – ma lui è andato a tanti incontri, sapete è lì da tre anni e mezzo, non è successo niente“. In quell’occasione non sarà presente neppure alcun rappresentante dell’Ue. “Sentirò gli europei e gli ucraini subito dopo” l’incontro con Putin, ha detto Trump parlando con i giornalisti alla Casa Bianca, sottolineando anche che l’incontro successivo sarà tra “Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky” o tra “Zelensky, Putin e me“. Per quanto riguarda i dettagli di un possibile accorso Trump ha aggiunto che “ci sarà uno scambio di territori, lo so dalla Russia”. Il presidente Usa si è anche detto “contrariato” dalle dichiarazioni di Zelensky sul rifiuto di cedere territori.
A Putin “dirò che deve finire la guerra“, ha detto Trump, assicurando: “Penso che i negoziati saranno costruttivi“. Il presidente americano ha definito il vertice di Ferragosto come “un incontro esplorativo“, sostenendo che Putin “vuole essere coinvolto”. Secondo Trump, il presidente russo vuole “porre fine” alla guerra: “L’ho detto diverse volte e sono rimasto deluso perché ho avuto ottime conversazioni telefoniche con lui, ma poi sono stati lanciati missili su Kiev o in qualche altro luogo”. I leader europei “sono andati in overdose” provando a risolvere la crisi ucraina, ha aggiunto Trump: “Non è una bella espressione ma è accurata, sono stanchi e vogliono tornare a spendere soldi per i loro Paesi – ha sottolineato- la mia relazione con loro è bellissima e loro contano su di me“.
Bruxelles intanto è ancora alla ricerca di un ruolo al tavolo dei negoziati sulla pace in Ucraina. Come riferisce una fonte dell’Eliseo, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere Friedrich Merz “hanno preso l’iniziativa di organizzare mercoledì una video conferenza della coalizione dei volenterosi per coordinarsi in vista dell’incontro del 15 tra Trump e Putin”. “Altre riunioni in videoconferenza si terranno lo stesso giorno in differenti formati, in particolare in presenza di Trump“. Secondo quanto annunciato da Merz, infatti, mercoledì si terrà prima una riunione dei leader di Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Polonia e Finlandia, insieme ai vertici di Ue e Nato, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, seguita da un’altra con il presidente americano e il vice JD Vance.
Nella serata di domenica, proprio il numero due della Casa Bianca aveva dichiarato al programma “Sunday Morning Futures” di Fox News che gli Stati Uniti stanno lavorando per organizzare un incontro che includa anche il presidente ucraino. Vance non ritiene opportuno che Putin e Zelensky si incontrino prima del vertice tra Trump e Putin del 15 agosto. Ha tuttavia suggerito che non è da escludersi a priori un meeting a tre. “Uno degli ostacoli più importanti è che Vladimir Putin ha dichiarato che non si sarebbe mai seduto al tavolo con Zelensky, e ora il presidente russo deve cambiare idea“, ha affermato. Vance ha dichiarato che la Casa Bianca sta lavorando alla “programmazione per stabilire quando questi tre leader potranno sedersi e discutere la fine di questo conflitto”. Incontro ce di certo non avverrà venerdì, come confermato oggi da Trump.
Nel frattempo, i leader europei hanno intensificato i contatti e si stanno impegnando a formare un fronte unito a sostegno dell’Ucraina. Il timore è che in Alaska si possa giungere a un accordo sfavorevole per Kiev. Si sono riuniti anche i ministri degli Esteri Ue su convocazione dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Kaja Kallas, alla presenza anche del ministro ucraino Andrii Sybiha. I ministri “hanno espresso sostegno ai passi degli Stati Uniti che porteranno a una pace giusta in Ucraina”, ha dichiarato Kallas. “Nel frattempo, lavoriamo ad altre sanzioni contro la Russia, a più aiuti militari in sostegno dell’Ucraina e un maggiore sostegno per le necessità di bilancio dell’Ucraina e per il processo di adesione all’Unione europea“, ha aggiunto. L’incontro fa seguito a una serie di contatti intessuti nel fine settimana, culminati con l’incontro del 9 agosto nel Regno Unito tra i consiglieri per la sicurezza nazionale europei e americani, alla presenza dello stesso Vance.