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Gaza, Croce Rossa-Oms: “Rilasciare ora tutti gli ostaggi”. Israele chiede riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul tema

La questione è tornata prepotentemente sotto i riflettori dopo che Hamas ha pubblicato filmati che mostrano i prigionieri israeliani Evyatar David e Rom Breslavski in condizioni degradanti
Gaza, Croce Rossa-Oms: “Rilasciare ora tutti gli ostaggi”. Israele chiede riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul tema
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I due video diffusi da Hamas nelle ultime ore hanno spostato il fuoco del racconto della tragedia che si consuma a Gaza sulla questione degli ostaggi israeliani. La Croce Rossa internazionale ha dichiarato di essere “sconvolta” dai filmati che mostrano gli israeliani Evyatar David e Rom Breslavski in condizioni degradanti. “Chiediamo il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi a Gaza. Devono essere evitate tutte le forme di esposizione pubblica che umiliano le persone private della libertà. Questa situazione deve finire”. Ore dopo, anche il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus ha sostenuto l’appello: “Tutti gli ostaggi devono avere accesso a cibo e cure mediche, non devono essere umiliati”, ha detto.

Il presidente di Israele Isaac Herzog ha parlato con la presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa Mirjana Spoljaric illustrandole il pericolo imminente in cui si trovano gli ostaggi e la necessità di agire urgentemente per aiutarli. “Le condizioni sanitarie degli ostaggi sono gravi, e secondo la documentazione disponibile, vi è un reale pericolo per le loro vite. Le terrificanti immagini di Evyatar David e Rom Braslavski, apparso con le ossa sporgenti a causa della fame estrema, rivelano l’intensità della sofferenza e le torture subite”, ha detto Herzog, che ha sottolineato l’urgenza dell’intervento della Croce Rossa, in particolare per fornire cure mediche immediate ai prigionieri.

Ieri era stato Benjamin Netanyahu a rivolgersi alla Croce Rossa internazionale chiedendo che vengano forniti cibo e cure mediche soltanto agli ostaggi israeliani e affermando che “la menzogna della fame a Gaza diffusa da Hamas riecheggia nel mondo, mentre in realtà la fame sistematica è inflitta ai rapiti, che subiscono abusi fisici e psicologici brutali”. E in un video ha tentato di ribaltare le accuse di genocidio affermando che “i mostri di Hamas” stanno “affamando” gli ostaggi “come i nazisti affamavano gli ebrei“. “Noi non ci spezzeremo. Mi sento ancora più determinato a liberare i nostri figli rapiti, a eliminare Hamas, e garantire che Gaza non rappresenti mai più una minaccia”, aveva affermato ancora il premier lasciando intendere di non avere intenzione di fermare la guerra.

Oggi Netanyahu è tornato sull’argomento, annunciando che in settimana convocherà il governo e saranno date indicazioni all’esercito su come raggiungere “gli obiettivi di guerra fissati“. “Dobbiamo continuare a essere uniti e a lottare insieme per raggiungerli”, ha detto il premier riferendosi ai tre obiettivi della guerra: “Sconfiggere il nemico, liberare gli ostaggi e garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”.

Domani, martedì 5 agosto, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà una sessione speciale per discutere dei 50 ostaggi ancora detenuti da Hamas a Gaza, su richiesta del ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar. “Ringrazio gli Stati Uniti e Panama per aver accolto il nostro appello e per aver aiutato a convocare questa riunione importante e urgente – ha dichiarato il capo della diplomazia di Tel Aviv -. Per questo ho contattato i miei colleghi e ho chiesto loro di mettere urgentemente la questione degli ostaggi al centro dell’agenda globale”, ha detto. I membri del Consiglio voteranno una risoluzione che chiede un cessate il fuoco e un accesso umanitario illimitato a Gaza. La riunione, tuttavia, non appare ancora nell’agenda online del Consiglio di sicurezza.

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