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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 9:59 del 1 Agosto

“Facciamo rumore per Gaza”, Non una di meno in piazza a Roma con pentole e mestoli: “Governo complice del genocidio”

"Ora vogliamo delle misure concrete e un posizionamento chiaro da parte del governo per interrompere questo genocidio"
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Sono scese in piazza con pentole, chiavi, borracce, con tutto quello che avevano e che poteva far rumore. Le attiviste di Non Una Di Meno Roma si sono incontrate a piazza Capranica, a pochi passi da piazza Montecitorio, per “rompere il silenzio” su Gaza e la Palestina, colpendo padelle e coperchi con mestoli e cucchiai.

“Come movimento transfemminista sentiamo il bisogno di opporci a quello che sta accadendo in Palestina – spiega Serena Fredda di Nudm Roma – i bambini sono i più colpiti in questa fase del genocidio, questa cosa dimostra una volontà di estirpare alla radice la popolazione palestinese”.

In piazza le attiviste hanno mostrato uno striscione con scritto “Quali vite valgono? Stop al genocidio”. Dopo circa un’ora dall’inizio della protesta, le manifestanti hanno percorso un breve tratto in corteo e hanno raggiunto piazza Montecitorio, proprio di fronte alla Camera dei Deputati.

“Per noi è grave che la premier Meloni dica che il riconoscimento della Palestina sia controproducente – continua Serena Fredda – ora vogliamo delle misure concrete e un posizionamento chiaro da parte del governo per interrompere questo genocidio”.

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