Ucraina, Putin: “Sì a una pace duratura, ma alle nostre condizioni. Ci riprendiamo ciò che è nostro”. Zelensky: “Pronto a incontrarlo”
I soldati di Mosca non stanno conquistando territori, ma riprendendo ciò che appartiene alla Russia. Conversando con i giornalisti in compagnia del fido omologo bielorusso Alexander Lukashenko, che aveva detto che i russi stanno avanzando e conquistando pezzi di territorio, Vladimir Putin ha riproposto la consueta narrazione nazionalista sulla natura dell'”operazione militare speciale” in Ucraina. I due presidenti hanno risposto alle domande dei giornalisti durante una visita informale di Lukashenko a Putin nell’isola di Valaam, sul lago Ladoga, a nord di San Pietroburgo. Il leader bielorusso ha criticato le autorità di Kiev perché, a suo giudizio, non capiscono quanto efficacemente stanno operando le forze di Mosca. “Rosicchieranno (terreno), prenderanno e ricominceranno a conquistare”, ha detto l’uomo forte di Minsk, che governa il proprio paese con pugno di ferro da oltre 30 anni grazie anche al sostegno del Cremlino. A queste parole Putin si è rivolto a lui correggendolo: “Lo riprenderanno – ha affermato – questo è nostro“.
Putin ha quindi sottolineato “la dinamica positiva al fronte“. “Le nostre truppe stanno avanzando lungo l’intera linea di contatto bellico: nella zona di confine, nella Repubblica di Donetsk, a Luhansk, a Zaporozhye e a Kherson”. E le autorità di Kiev, che negano che le forze di Mosca abbiano conquistato la cittadina di Chasiv Yar nel Donetsk, “non sono bene informate” sull’andamento dei combattimenti.
I progressi di cui parla Putin vengono confermati dall’American Institute for the Study of War, think tank vicino a Washington. L’esercito russo ha accelerato la sua avanzata in Ucraina per il 4° mese consecutivo, registrando a luglio il suo maggior progresso da novembre, secondo un’analisi dell’AFP sui dati forniti dall’ISW. In un mese, le forze di Mosca hanno conquistato 713 chilometri quadrati di territorio ucraino, rispetto ai 79 recuperati da Kiev, con un guadagno netto di 634 chilometri quadrati. Quest’ultima cifra supera i 588 chilometri quadrati conquistati a giugno, i 507 a maggio, i 379 ad aprile e i 240 a marzo, dopo un rallentamento durante l’inverno. Queste avanzate includono territori totalmente o parzialmente controllati dalla Russia, così come quelli da essa rivendicati.
Mentre la scadenza dell’ultimatum rivolto da Donald Trump a Mosca si fa sempre più vicina – il capo della Casa Bianca ha detto di volere il cessate il fuoco entro l’8 agosto -, il presidente della Federazione russa si è detto “favorevole al raggiungimento di una pace a lungo termine“, “che non avrà limiti di tempo”. Ma per raggiungere l’obiettivo restano valide le condizioni che lui stesso ha posto un anno fa: riconoscimento come russe della Crimea e delle quattro regioni parzialmente occupate e rinuncia di Kiev a entrare nella Nato. Tra Russia e Ucraina c’è bisogno di una “pace durevole che garantisca la sicurezza per entrambi i Paesi“, ha aggiunto il leader del Cremlino, secondo cui l’intesa andrebbe trovata in un quadro di “sicurezza europea in generale”. “E pensiamo che sia giusto”, ha aggiunto, sibillino.
A proposito di Europa molti analisti, ha osservato Putin, hanno detto che l’Unione europea non è più un gigante economico, ma un “nano politico“. “Non sono parole mie, non voglio offendere nessuno, abbiamo letto questo in pubblicazioni occidentali”, ha aggiunto il capo del Cremlino. “Ma una perdita di sovranità politica ora, porterà alla perdita di sovranità economica e a massicci danni finanziari”, ha detto ancora Putin. E questo, ha sottolineato, è il motivo per cui Mosca combatte in Ucraina: “Il nostro obiettivo principale è rafforzare la sovranità della Russia”.
La replica di Zelensky non si è fatta attendere. “Abbiamo ascoltato le dichiarazioni dalla Russia. Se questi sono segnali di una reale volontà di porre fine alla guerra con dignità e stabilire una pace veramente duratura – e non un tentativo di guadagnare tempo – allora l’Ucraina ribadisce la disponibilità a incontrarsi a livello di leader in qualsiasi momento”, ha scritto il presidente ucraino su X. “Capiamo chi prende le decisioni in Russia e chi deve porre fine a questa guerra. Proponiamo di passare da scambi, dichiarazioni e incontri a livello tecnico a colloqui tra leader. L’America lo ha proposto. L’Ucraina lo ha sostenuto. È necessaria la disponibilità della Russia”.
Intanto continua la conta delle vittime dei massicci raid sferrati dai russi su Kiev. Sono almeno 31 le vittime dell’attacco russo che ha colpito la capitale nella notte tra il 30 e il 31 luglio, uno dei più gravi delle ultime settimane. Tra queste, ha fatto sapere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ci sono “cinque bambini“. Quasi 160 i feriti, mentre i soccorritori continuano a lavorare tra i resti degli edifici colpiti. “Purtroppo le peggiori previsioni sul numero di persone che potrebbero rimanere intrappolate sotto le macerie sono state confermate”, ha dichiarato Tymur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare della città. Tra le vittime anche il tenente di polizia Liliia Stepanchuk, in servizio nella capitale dal 2017, mentre altri tre agenti sono rimasti feriti. Altri cinque bimbi sono ricoverati in ospedale.
Sul fronte europeo prosegue lo sforzo degli alleati in favore di Kiev. La Germania annuncia la fornitura imminente di due batterie antimissile Patriot all’Ucraina. Dopo l’accordo trovato con Washington, l’esercito tedesco potrà consegnare “nei prossimi giorni dei lanciatori Patriot all’Ucraina, poi in un secondo momento altri componenti del sistema nel corso dei prossimi due-tre mesi”, ha riferito il ministero della Difesa tedesco in un comunicato.
Nel comunicato si specifica inoltre che è stato concordato con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che la Germania sarà la prima nazione a ricevere sistemi Patriot di ultima generazione di nuova produzione questo perché “possa continuare ad adempiere i suoi obblighi nell’ambito dell’Alleanza atlantica“, come ha sottolineato il ministro della Difesa Boris Pistorius. Il finanziamento sarà fornito dalla Germania. Pistorius ha anche commentato: “La Germania è di gran lunga il più forte sostenitore dell’Ucraina nel settore della difesa aerea”.