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Ultimo aggiornamento: 18:25 del 29 Luglio

Berruto (Pd): “Fuori Israele da tutte le competizioni sportive internazionali”

Il deputato dem ed ex ct della nazionale di pallavolo ha chiesto al governo di spingere con Cio, Fifa e Uefa per la sospensione di Tel Aviv da tutte le competizioni: "Anche con lo sport si può fermare l'olocausto a Gaza"
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Escludere Israele da tutte le competizioni, perché “anche con lo sport si può fermare l’olocausto a Gaza“. È la proposta di Mauro Berruto, deputato dem ed ex ct della nazionale di pallavolo. Intervenuto in aula alla Camera durante le dichiarazioni di voto sul decreto sport, Berruto ha chiesto al governo di spingere con Cio, Fifa e Uefa per la sospensione di Tel Aviv da tutte le competizioni sportive internazionali.

“Lo sport – ha sottolineato il deputato – può essere strumento di propaganda. Ma vale anche il contrario: la disintegrazione dello sport è un’arma che, quando si vuole cancellare un popolo, colpisce in profondità lo spirito che lo tiene vivo. Di fronte a 635 atleti uccisi, all’85% delle infrastrutture sportive rase al suolo a Gaza, all’urlo di dolore del Comitato olimpico palestinese che dice che per 10 anni non sarà possibile riprendere nessuna attività sportiva nella Striscia, di fronte perfino alla fame usata come strumento di guerra, di sterminio, di genocidio, lo sport rivendichi la sua funzione politica ed etica“.

Berruto ha ricordato all’Aula che misure come questa sono già state prese in passato, a partire dal secondo dopoguerra. “Dal 1948 in poi – ha dichiarato – sono state bandite dalle competizioni sportive internazionali, Germania, Giappone, Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Kuwait, Indonesia, Guatemala, Corea del Nord, Rhodesia, Pakistan, Chad, Myanmar, Congo. Il Sudafrica per 24 anni è stato fuori dai Giochi Olimpici per l’apartheid, la Russia è fuori oggi per l’aggressione all’Ucraina. Basta doppie morali!”.

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