Il mondo FQ

La7

Ultimo aggiornamento: 14:28 del 28 Luglio

Accordo Ue-Usa, Rosy Bindi a La7: “Von der Leyen sottomessa, Meloni ha aiutato Trump sui dazi al 15%”

L’Europa è in ginocchio: muta su Gaza, subalterna a Trump e Netanyahu. L'analisi di Rosy Bindi che accusa Meloni senza sconti
Icona dei commenti Commenti

L’incontro tra von der Leyen e Trump? Il tono della presidente della Commissione Ue era sottomesso. Ma, del resto, questo atteggiamento l’Europa lo ha purtroppo tenuto sin dall’inizio”. È il giudizio tagliente di Rosy Bindi, che nel corso della trasmissione In Onda (La7) lancia una frecciata anche al governo italiano e a Giorgia Meloni, riferendosi all’accordo tra Ue e Usa che introduce un dazio unico del 15% sulla maggior parte delle esportazioni europee, triplicando la media preesistente del 4,8%. In cambio, l’Europa rinuncia alle contromisure e si impegna ad acquistare energia e armamenti statunitensi per 750 miliardi di dollari.

“Una mano a Trump – incalza l’ex ministra – l’hanno data anche il nostro governo e la nostra presidente del Consiglio. Capiremo se persino lei voglia davvero vedere i dettagli. Figuriamoci noi“.

Bindi boccia categoricamente l’intesa: “Continuiamo a dimenticare l’enormità di una politica internazionale americana che è ormai diventata un mercanteggiamento permanente. Abbiamo il presidente della più grande democrazia del mondo che ha trasformato i rapporti tra Stati, fondati su diritto e politica, in uno scambio continuo di interessi. E l’Europa avrebbe dovuto saper stare in piedi di fronte a Trump, almeno partendo da questo dato enorme sui dazi“.

Poi torna a chiamare in causa Meloni: “Su quella percentuale del 15% lei ha dato una mano, perché in conferenza stampa assicurò che i dazi sarebbero stati al 10%. Ma capimmo subito che sarebbero stati superiori: se durante una trattativa anticipi il punto di caduta, stai facendo un grande regalo a chi ha la posizione di forza”.

E aggiunge: “È una situazione imbarazzante, difficile, complicata, che avrà conseguenze molto serie sull’economia e, soprattutto, sulla società italiana: sul lavoro, sui beni fondamentali. Ricordo un’altra conferenza stampa della presidente del Consiglio, quando in sede Nato fu raggiunto l’accordo su quel famoso 5%. Disse che quell’intesa sulle armi avrebbe contribuito a mitigare l’aggressività americana sul fronte dei dazi. Certo, l’abbiamo visto… – continua sarcastica – Le armi si comprano dagli americani, e i dazi non sono rimasti sotto quel 10% che lei indicava come punto di equilibrio“.

Secondo Bindi, la debolezza europea è ormai palese: “Quello che dispiace è che Ursula von der Leyen continui a fare la presidente della Commissione con un’ampia maggioranza, il cui nucleo portante comprende anche il Partito Socialista Europeo, di cui fa parte il Pd“.

Infine, una riflessione geopolitica: “Con questo accordo, l’Unione Europea si indebolirà sempre di più, sia politicamente che economicamente. La prova della sua debolezza la vediamo da mesi anche sulla questione mediorientale. Di fronte alla tragedia di Gaza, l’Europa tace. E quando prende posizione, è sempre subalterna a Trump e a Netanyahu“.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione