
L’Ufficio governativo per i media della Striscia: "Imminente disastro umanitario senza precedenti" dovuto alla "totale mancanza di latte"
Nelle ultime 24 ore cinque persone sono morte di fame nella Striscia di Gaza, ha fatto sapere oggi l’ospedale Al-Shifa. Tre di queste erano bambini. Un neonato, Hud Arafat, affermano fonti mediche citate dall’agenzia palestinese Wafa, è deceduto stamattina a Gaza a causa di grave malnutrizione e mancanza di latte artificiale. Per lo stesso motivo una bambina di soli sette giorni si è spenta all’ospedale Al-Ahli di Gaza City. La terza vittima è Zainab Abu Halib: aveva 6 mesi e i suo caso era stato seguito nelle ultime settimane da diversi media internazionali.
L’Ufficio governativo per i media di Gaza, riferisce Al Jazeera, ha affermato che 100mila bambini di età non superiore ai due anni, tra cui 40mila neonati, rischiano di morire entro pochi giorni a causa di un “imminente disastro umanitario senza precedenti” provocato da Israele. Questa situazione è dovuta alla “totale mancanza di latte per bambini e di integratori nutrizionali, alla continua chiusura dei valichi e all’impedimento dell’ingresso dei più semplici rifornimenti di base”, si legge in un comunicato dell’ufficio retto da Hamas. “Siamo di fronte a un’attesa e deliberata uccisione di massa che viene lentamente commessa contro i neonati allattati dalle madri con acqua invece che con latte per bambini per giorni, come risultato della politica di fame e sterminio perseguita dall’occupazione israeliana”.