Paura al Tour de France, Johannessen collassa e viene trasportato via con l’ossigeno. Oggi è di nuovo in corsa
Paura per Tobias Johannessen, ciclista della Uno-X Mobility, al Tour de France. Il norvegese è infatti collassato dopo un malore all’arrivo al traguardo dopo la tappa del Mont Ventoux (salita tra le più iconiche del panorama ciclistico mondiale). Johannessen ha accusato un dolore sull’ipocondrio destro ed è stato soccorso immediatamente sul posto, prima di esser trasportato in ospedale con l’aiuto di una maschera d’ossigeno. Successivamente il ciclista si è ripreso e le sue condizioni non destano adesso preoccupazione. Tanto che Johannessen ha regolarmente preso parte alla tappa odierna del Tour.
Sono stati attimi di grande apprensione quelli vissuti all’arrivo al traguardo di Tobias Johannessen, che si è accasciato a terra causando grande preoccupazione al suo team – l’Uno-X Moblity – subito arrivato per i primi soccorsi, coadiuvato dall’équipe medica del Tour de France. La causa del malore è con ogni probabilità lo sforzo fatto dal corridore durante la dura ascesa sul Mont Ventoux e il non immediato recupero all’arrivo.
La nota della Uno-X Mobility
A conferma di quanto accaduto, ma anche a tranquillizzare tifosi e appassionati è arrivata qualche ora più tardi anche la nota ufficiale del Team di Johannessen che ha ripercorso l’accaduto: “Tobias ha sofferto di un po’ di dolore addominale superiore destro, durante la salita finale di oggi. È arrivato al traguardo dove è stato visitato immediatamente dai medici di gara e gli è stato somministrato ossigeno” continua una Instagram story sulla pagina ufficiale del team. “Si è sentito quasi subito molto meglio ed è andato all’ospedale locale per ulteriori controlli”.
Pogacar disintegra il record di Pantani: cosa è successo nella tappa del Mont Ventoux
È stata una giornata movimentata quella di martedì 22 luglio per quanto riguarda il ciclismo e il Tour de France nello specifico. A sorpresa in mattinata era arrivato il ritiro di Mathieu Van der Poel a causa di una polmonite. Una notizia choc per i tanti appassionati, visti i tanti momenti spettacolari di cui è stato protagonista nelle prime due settimane (una vittoria, una fuga folle e 4 giorni in giallo).
La tappa sul Mont Ventoux, salita simbolo del Tour de France, è cominciata quindi senza un protagonista. Ma c’era comunque grande curiosità. E Pogacar e Vingegaard hanno rispettato le aspettative, dando vita a una bellissima battaglia. Per tre volte il danese ha provato ad attaccare, ma Pogacar ha contenuto l’avversario senza problemi. Poi, la controffensiva: a 1.5 km dal traguardo Pogacar ha cambiato ritmo in prossimità dell’ultima curva, riuscendo a distanziare l’avversario di un paio di secondi sulla linea d’arrivo. Risultato? Record di Pantani che resisteva da 31 anni (1994) disintegrato di tre minuti. 54’41” per Pogacar, 57’34” il precedente del campione italiano.
E a completare la giornata ricca di colpi di scena – oltre al malore di Johannessen – anche un episodio curioso che ha riguardato Jonas Vingegaard. Dopo aver tagliato il traguardo, il ciclista è finito giù a causa di un maldestro fotografo sulla sua strada lamentando un dolore alla spalla: “Non so cosa stesse facendo, mi è corso incontro poi si è piantato di fronte, maledetto idiota… e sono caduto”.
„Er lag am Boden, er konnte nicht von selber aufstehen. Er musste von den Sanitätern hier in den Rettungswagen reingerollt werden.“
Michael Antwerpes berichtet in der ARD über den „medizinischen Notfall“ von Tobias Johannessen (Uno-X) im Zielbereich des Mont Ventoux. #TdF2025 https://t.co/9MQ5C4ofRO pic.twitter.com/bwhwvsegEg
— René Bugner (@RNBWCV) July 22, 2025