“In Campania non appoggeremo mai Roberto Fico. La prima cosa che ha detto è che vuole chiudere il termovalorizzatore di Acerra, uno dei migliori impianti che ci siano, che ha letteralmente salvato la regione. Devi essere fuori di testa per dire una cosa del genere. Fico non ha nessuna esperienza di governo, non ha mai governato nulla”. Sono le parole pronunciate a Omnibus (La7) dal leader di Azione, Carlo Calenda, a proposito della quasi certa candidatura di Roberto Fico alla guida della Regione Campania per il campo largo.
“Fico è evidentemente il frutto di un accordo politico – aggiunge polemicamente Calenda – ma è un accordo inspiegabile anche per De Luca, che fino a ieri lo descriveva come la madre di tutti i problemi. E la stessa Schlein abdica in una regione fondamentale, dove i 5 Stelle erano all’opposizione del Pd. È una totale follia. Vedremo chi candida il centrodestra.”
Il senatore di Azione invoca quindi la creazione di una “coalizione dei volenterosi” di centro, un’espressione mutuata dalla proposta avanzata lo scorso marzo dal premier britannico Keir Starmer e dal presidente francese Macron per sostenere l’Ucraina, attraverso un piano di sicurezza e deterrenza militare e diplomatica.
Nel suo intervento, Calenda definisce Roberto Vannacci “vicesegretario della Lega”, e affonda: “Il problema è che questo bipolarismo non regge più. Ieri, nella coalizione di centrodestra, Vannacci ha dichiarato di stare con Putin e non con Zelensky. Ieri, il M5s ha attaccato la decisione finalmente giusta di vietare il concerto di un propagandista di Putin (Valery Gergiev, ndr). E non solo: hanno attaccato anche Beppe Sala, chiedendone le dimissioni. Allora il mio invito ad Antonio Tajani e ai riformisti del Pd, da liberale che si colloca al centro dello schieramento, è: costruiamo una coalizione dei volenterosi.”
E conclude: “Prima o poi arriveremo a un punto in cui sarà inevitabile. Non possiamo andare avanti né con una destra condizionata dagli estremismi della Lega, né con una sinistra piegata agli estremismi di Bonelli, Fratoianni e dei 5 Stelle. A Tajani dico: lavoriamo insieme per costruire un’area riformista, cattolica, che non si riconosce più nel centrosinistra. Una coalizione di volenterosi pronti a difendere la democrazia liberale, che vogliono amministratori competenti, attenti ai conflitti d’interesse, ma consapevoli che la magistratura non deve invadere il campo politico. Questo è ciò di cui il Paese ha bisogno.”