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Via libera del Congresso Usa alla richiesta di Trump: tagliati 9 miliardi di aiuti esteri e fondi ai media

Con l'approvazione del testo, si conferma una visione opposta tra i due partiti americani. I dem temono che la lotta della Casa Bianca agli aiuti internazionali lasci campo libero alla Cina. I repubblicani, invece, insiste sulla responsabilità delle singole nazioni per affrontare le crisi umanitarie
Via libera del Congresso Usa alla richiesta di Trump: tagliati 9 miliardi di aiuti esteri e fondi ai media
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Adesso manca soltanto la firma di Donald Trump. Una pura formalità dato che il via libera è arrivato proprio su sua richiesta. Il Congresso degli Stati Uniti ha infatti approvato il recupero di circa 9 miliardi di dollari attraverso dei tagli ai fondi per la radio e media pubblici e gli aiuti esteri, già pesantemente decurtati da inizio anno con la scure che si è abbattuta sui programmi e i dipendenti di UsAid. Un disegno di legge che la Camera – composta da 220 repubblicani e 213 democratici – ha approvato con 216 voti favorevoli e 213 contrari. Solo due repubblicani hanno votato contro il taglio, Brian Fitzpatrick della Pennsylvania e Mike Turner dell’Ohio, che si sono espressi insieme ai democratici. In generale, alcuni repubblicani si sono mostrati contrari ai tagli, pur sostenendoli comunque. “Stiamo facendo un piccolo passo per ridurre gli sprechi, ma un grande balzo verso la sanità fiscale”, ha invece affermato il deputato repubblicano della Florida Aaron Bean, a sostegno della proposta del presidente.

Con l’approvazione del testo, si conferma una visione opposta tra i due partiti americani. I Democratici sostengono che l’avversione dell’amministrazione repubblicana per i programmi di aiuti esteri danneggi la reputazione dell’America nel mondo e crei un vuoto che la Cina potrà colmare. La Casa Bianca, invece, sostiene che i tagli saranno utili al contribuente e incentiveranno altre nazioni a fare di più per affrontare le crisi umanitarie. La cancellazione di 1,1 miliardi di dollari per la Corporation for Public Broadcast rappresenta l’intero importo che dovrebbe ricevere nei prossimi due anni di bilancio. Il voto segna la prima volta in decenni che un presidente presenta con successo una richiesta di rescissione al Congresso, e la Casa Bianca lascia intendere che non sarà l’ultima.

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