Forte scossa di terremoto nei Campi Flegrei, avvertita a Napoli e in tutta la provincia. L’epicentro a Pozzuoli
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4 è stata registrata ai Campi Flegrei verso le 9.14, e avvertita in tutta Napoli e provincia, inclusi ai piani bassi delle case. Tante le persone che, dopo a seguito delle scosse, sono corse in strada. L’epicentro è stato localizzato in mare a Pozzuoli, a circa 2,5 chilometri di profondità, nello specchio d’acqua antistante via Napoli, a poca distanza dal confine con il quartiere di Bagnoli. A seguito delle scosse, è stata interrotta la circolazione ferroviaria sulle linee Cumana e Circumflegrea per permettere le necessarie verifiche tecniche sulle due linee che collegano il centro del capoluogo campano con i comuni dei Campi Flegrei. Trenitalia ha informato che i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali sono passibili di ritardi e cancellazioni, anche se intorno alle 11.30 la circolazione è ripresa. Chiuso anche il Parco Archeologico, che comunicherà sui suoi canali social gli aggiornamenti sulla riapertura e gli eventi in programma.
Oltre alla scossa di magnitudo 4.0 delle ore 9.14, l’Osservatorio Vesuviano ha registrato una decina di terremoti avvenuti nell’ambito dello sciame sismico: due di questi hanno fatto registrare una magnitudo di 1.5 e si sono verificati in rapida successione alle 9.36 e alle 9.37; per entrambi l’epicentro è stato localizzato nel comune di Pozzuoli. Finora non è arrivata nessuna segnalazione di danni a persone o cose. Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture, mobilità e Protezione civile del Comune di Napoli, ha spiegato che “proseguono sopralluoghi specifici in edifici pubblici, ma non ci aspettiamo niente di serio”. Il terremoto, spiega, è avvenuto “nell’ambito di una faglia a mare fra Pozzuoli e Napoli. Come già accaduto questa faglia genera terremoti che si sentono molto a Napoli“. Le accelerazioni, ha detto, sono “pari a metà o poco più di quelle del terremoto del 13 marzo. E quindi stessa proporzione delle azioni sulle costruzioni. Solite forme dello spettro di risposta, con amplificazioni solo per periodi piccoli”. Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha spiegato che il terremoto di oggi è avvenuto “in un periodo in cui il sollevamento del suolo prosegue con le stesse caratteristiche, concentrato nell’area di massimo sollevamento a Rione Terra”. Sono inalterati, ha aggiunto, anche tutti gli altri parametri: “la deformazione del suolo prosegue alla stessa velocità di 1,5 centimetri al mese a Rione Terra, il degassamento procede molto sostenuto ma con caratteristiche simili a quelle rilevate nei mesi precedenti”.
La mappa di massima accelerazione al suolo, inoltre, mostra “una rapidissima attenuazione, e già nell’area di Bagnoli risulta molto più assa, come nell’area di Pozzuoli”. Il terremoto, conclude Di Vito, “è stato risentito anche a distanze significative dal vulcano, anche in area vesuviana, ma dalle prime segnalazioni non si rilevano danni”.