Il mondo FQ

Gaza, una bomba da 230 kg sul bar dei giornalisti: “Crimine di guerra”. Almeno 94 persone uccise da Israele dall’alba

Gaza, una bomba da 230 kg sul bar dei giornalisti: “Crimine di guerra”. Almeno 94 persone uccise da Israele dall’alba
Icona dei commenti Commenti

Una bomba illegale“, un ordigno dal peso di 500 libbre (230 chilogrammi) sganciato sulla Al-Baqa Cafeteria, il bar frequentato da giornalisti nei pressi del porto di Gaza. Il Guardian, che cita “prove visionate” direttamente dai suoi reporter, sostiene che l’utilizzo di un ordigno dalla così ampia capacità distruttiva su un obiettivo civile, secondo gli esperti internazionali, rappresenti un crimine di guerra da parte di Israele.

Il quotidiano londinese descrive la bomba multiuso MK-82 di fabbricazione statunitense una “arma potente e indiscriminata che genera un’onda d’urto dirompente e sparpaglia schegge su un’ampia area”. È proprio grazie a questi frammenti che gli esperti hanno potuto stabilire che Israele, nel suo attacco, aveva utilizzato proprio quell’ordigno. “Il grande cratere lasciato dall’esplosione – prosegue il Guardian citando esperti di armamenti – è un’ulteriore prova dell’utilizzo di una bomba grande e potente come la MK-82″. L’esercito israeliano ha dichiarato che “prima dell’attacco sono state prese misure per ridurre il rischio di danneggiare i civili”, ma nell’esplosione sono rimasti uccisi tra i 24 e i 36 palestinesi e decine di altri sono rimasti feriti.

Non è il primo episodio del genere che viene contestato a Tel Aviv. Nel dicembre 2023, poche settimane dopo l’inizio del conflitto nella Striscia, nel sud dell’enclave palestinese sono state sganciate bombe Mk-84 da 2mila libbre, circa 900 chili. Un mese prima, gli stessi ordigni erano stati sganciati sul campo profughi di Jabaliya, causando una strage di civili. La giustificazione di Israele fu che lì si nascondevano miliziani di Hamas.

Intanto, almeno 94 persone sono state uccise da Israele dall’alba di oggi, tra cui 45 in cerca di aiuti presso i centri di assistenza della contestata Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), come scrive Al Jazeera citando fonti mediche secondo cui 13 persone sono morte in un attacco delle forze israeliane su una tenda ad al-Mawasi, nel sud. Altre 12 sono rimaste uccise e molte ferite in un attacco israeliano alla scuola Mostafa Hafez, che ospita sfollati a ovest di Gaza City. Secondo le autorità di Gaza, oltre 300 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane nelle ultime 48 ore. I morti dall’inizio dei bombardamenti israeliani sono oltre 55mila, di cui circa 20mila minori. Diversi studi reputano però queste cifre ufficiali fortemente sottostimate.

Nella Striscia non uccidono solo bombe e proiettili. Secondo quanto raccolto da Associated Press, le ong denunciano la ridotta disponibilità idrica, le reti fognarie inefficienti e la riduzione degli spazi abitativi che rischiano di causare malattie. “Non c’è elettricità. Non c’è niente – ha detto Rida Abu Hadayed – Non riusciamo a dormire. I bimbi piangono tutto il giorno, fino al tramonto”. Molti palestinesi nel territorio assediato, riportano i media internazionali, devono percorrere lunghe distanze a piedi per procurarsi l’acqua e razionare ogni goccia, il che limita la loro capacità di lavarsi e rinfrescarsi. Il carburante è necessario per pompare l’acqua dai pozzi e far funzionare gli impianti di desalinizzazione ma, scrive il Guardian, Israele ne ha impedito l’ingresso nel territorio. “Siamo solo all’inizio dell’estate – ha detto Yousef, il marito di Hadayed – E la nostra situazione è disperata. La nostra vita in tenda è miserabile. Passiamo le giornate a versare acqua sulla testa e sulla pelle dei bambini. L’acqua stessa è scarsa. È molto difficile procurarsela. Stiamo svegli tutta la notte, morendo per le punture di zanzara. Siamo le persone più stanche del mondo”.

Intanto l’Iran ha annunciato la riapertura del suo spazio aereo, compreso quello sopra Teheran, chiuso dal 13 giugno a causa della guerra con Israele. “Gli aeroporti internazionali di Teheran, Mehrabad e Imam Khomeini, assieme a quelli nel nord, sud, ovest ed est del Paese, sono stati riaperti e sono pronti a far riprendere i voli”, riporta l’agenzia Irna.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione