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Trump attacca di nuovo la stampa: “Fake news sui raid in Iran, New York Times e Cnn licenzieranno gli autori”

Anche il segretario alla Difesa Pete Hegseth contro i giornalisti: "L'odio per il presidente è nel vostro Dna"
Trump attacca di nuovo la stampa: “Fake news sui raid in Iran, New York Times e Cnn licenzieranno gli autori”
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Dopo aver bombardato l’impianto di arricchimento dell’uranio di Fordow, l’amministrazione Trump mette nel mirino i giornalisti. Prima il presidente degli Stati Uniti, poi il segretario alla Difesa Pete Hegseth hanno puntato il dito contro il racconto dell’operazione militare condotta in Iran fatto da Cnn e New York Times, “colpevoli” di aver divulgato un rapporto dell’intelligence secondo cui i raid non hanno interrotto il programma nucleare di Teheran.

La prima, esplicita richiesta era arrivata mercoledì sera. “Natasha Bertrand dovrebbe essere licenziata dalla Cnn“, ha scritto Trump su Truth puntando il dito direttamente contro la giornalista autrice dello scoop sul rapporto dell’intelligence che ridimensionerebbe il successo del bombardamento Usa sul sito simbolo del programma nucleare iraniano. “L’ho vista per tre giorni dare fake news. Dovrebbe essere rimproverata immediatamente e poi cacciata via ‘come un cane'”, aveva scritto il capo della Casa Bianca. La giornalista, afferma Trump, “non dovrebbe essere autorizzata a lavorare per la Cnn. Sono persone come lei che hanno distrutto la reputazione di un’emittente un tempo grandiosa”. Il post si conclude con l’appello, a lettere maiuscole, “LICENZIATE NATASHA!“. Oggi Trump è tornato sull’argomento: “Si vocifera che il New York Times e la Cnn, in fallimento, licenzieranno i giornalisti che hanno inventato storie false sui siti nucleari dell’Iran perché sono così sbagliate. Vediamo cosa succede“.

Poco più tardi è stata la volta di Hegseth. “L’odio per Trump è nel vostro Dna“, ha detto il capo del Pentagono in una conferenza stampa in cui ha accusato l’emittente televisiva e il quotidiano della Grande mela di avere un “piano” contro il presidente “per far sembrare che l’attacco americano alle strutture nucleari iraniane non avesse causato danni ingenti”. Il rapporto filtrato, ha aggiunto Hegseth, “era preliminare e comunque parlava di attacchi devastanti”.

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