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Caso Gintoneria, Stefania Nobile torna in libertà: “Si occupava solo della parte contabile”

Gli arresti domiciliari sono stati sostituiti con l'obbligo di dimora nell'ambito dell'inchiesta sulla Gintoneria, gestita con Davide Lacerenza, dove sarebbero state offerte cocaina ed escort
Caso Gintoneria, Stefania Nobile torna in libertà: “Si occupava solo della parte contabile”
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Stefania Nobile, figlia della televenditrice Wanna Marchi, è tornata in libertà dopo tre mesi di arresti domiciliari. La giudice per le indagini preliminari Alessandra Di Fazio ha revocato la misura cautelare, accogliendo l’istanza della difesa e sostituendola con l’obbligo di dimora. La donna era stata arrestata a marzo insieme all’ex compagno, Davide Lacerenza, per un presunto giro di prostituzione e spaccio di droga con al centro i locali gestiti dai due, la Gintoneria e il privé La Malmaison.

La gip ritiene che siano venute meno le ragioni che hanno giustificato la misura cautelare e anche la condotta della stessa Nobile ha influito sulla decisione. Inoltre, la sessantenne non è accusata di spaccio come Lacerenza, cui sono contestati anche sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Da quanto risulta dalle indagini, infatti, Nobile si sarebbe occupata della parte amministrativa e contabile dei due locali.

La sua difesa ora sta valutando la possibilità di richiedere il patteggiamento. Nell’ambito dell’inchiesta sono stati sequestrati circa 900mila euro, considerato come presunto profitto di riciclaggio. Secondo il Tribunale del Riesame il business principale di Lacerenza era la “messa a disposizione di ragazze e stupefacenti e non certo solo dell’alcol”. Sembra infatti che l’offerta di prostitute dell’imputato era finalizzata a garantire che la clientela consumasse alcol per raggiungere “un proprio personale tornaconto”. Tutto il servizio offerto da Lacerenza sarebbe stato orientato al divertimento senza freni del cliente: alcol, escort e cocaina.

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