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Ultimo aggiornamento: 13:22 del 20 Giugno

Sciopero dei metalmeccanici, in 5000 a Napoli: “Bloccheremo la nazione”. De Palma: “Operai non arrivano a fine mese”

Fiom, Fim e Uilm in piazza: "Se non ci sarà una ripresa seria della trattativa siamo disposti a bloccare la nazione
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Giornata di scioperi e manifestazioni in tutta Italia. A Napoli circa 5000 metalmeccanici hanno manifestato per chiedere il rinnovo del contratto nazionale. Il corteo organizzato da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm ha attraversato il Corso Umberto fino a Piazza Matteotti.

“È da più di un anno che abbiamo presentato una piattaforma unitaria e aspettiamo risposte – spiega il Segretario Generale Fiom-Cgil Michele De Palma – siamo a 40 ore di sciopero perché vogliamo rinnovare il contratto nazionale di lavoro che riguarda più di un milione e mezzo di metalmeccaniche e di metalmeccanici, per rilanciare l’industria e per rilanciare l’economia”.

In piazza al fianco dei delegati sindacali migliaia di lavoratori che minacciano di bloccare il Paese. “Qui parliamo di operaie e operai che pur lavorando non riescono ad arrivare alla fine del mese – dice Crescenzio Auriemma della Uilm Campania – oggi abbiamo scioperato e manifestato in tutta Italia ma se non ci saranno risposte, se non ci sarà una ripresa seria della trattativa siamo disposti a bloccare la nazione”. Rinnovare il contratto, aumentare i salari e ridurre le ore di lavoro, queste le richieste dei sindacati e dei lavoratori che chiedono al Governo di intervenire e sedersi al tavolo con Federmeccanica e Assistal.

“Bisogna rinnovare il contratto per aumentare i salari e dare stabilità anche ai tanti rapporti di lavoro precari – ha aggiunto il Segretario Fiom Michele De Palma – i lavoratori hanno la necessità non soltanto di difendere il proprio potere d’acquisto, ma di avere la possibilità di far crescere se stessi per far crescere il paese. Ci sono lavoratori, tanti, troppi in Italia in cassa integrazione che non arrivano alla fine del mese e per questo che c’è bisogno di fare gli investimenti per rilanciare il nostro sistema industriale: automotive, siderurgia, elettrodomestico, sistema dell’informatica, impianti. Abbiamo bisogno – conclude – di rilanciare gli investimenti per dare certezza ai posti di lavoro che ci sono e finalmente tornare ad assumere i giovani. L’industria metalmeccanica in questo paese ha un futuro solo se arrivano i giovani dentro le fabbriche”.

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