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Ultimo aggiornamento: 18:44 del 18 Giugno

Travaglio a La7: “In Iran si riproduce la grande menzogna che giustificò la guerra di ‘regime change’ con Saddam Hussein”

"Trump? È il rimorchio di Netanyahu. Si ripete la folle menzogna delle armi di distruzione di massa"
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‘Regime change’ in Iran? È una follia. Ci stiamo facendo trascinare tutti nella guerra privata di un terrorista internazionale come Netanyahu, che non ha la più pallida idea di quale sia l’obiettivo di questa guerra, perché è tutto tattica. Lui sta solo comprando tempo per salvarsi la poltrona. E Trump è diventato il suo rimorchio“. Con queste parole il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, interviene durante la trasmissione Otto e mezzo su La7, commentando gli ultimi sviluppi del conflitto tra Israele e Iran.

Travaglio attacca duramente anche la linea europea: “Leggiamo pigolii dei vertici della Commissione europea che parla di diritto all’autodifesa di Israele, e le affermazioni del cancelliere tedesco Merz, che addirittura ci viene a raccontare che Israele sta lavorando per noi. Come se, non bastando le bufale sulla prossima invasione russa, adesso dovessimo pensare anche al prossimo attacco nucleare dell’Iran. Intanto, non è detto da nessuna parte che l’Iran fosse vicino all’atomica, anzi i servizi americani pochi mesi fa l’avevano smentito. E oggi Trump ha smentito i suoi servizi segreti che aveva nominato lui. In ogni caso, se uno ha l’atomica, non è detto che il giorno dopo la usi”.

Poi aggiunge: “Si sta riproducendo la stessa grande menzogna che si raccontò delle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein per giustificare una guerra di ‘regime change’ in Iraq, esattamente come quella che viene definita oggi per l’Iran, perché, appunto, dobbiamo cambiare a suon di bombe il regime iraniano — continua — Dopodiché in Iran improvvisamente 90 e passa milioni di persone, dopo 30 anni di rivoluzione islamica, diventeranno tutti laici, filo americani, filo occidentali e filo israeliani e avremo un governo democratico come quelli che piacciono a noi e che però non sono mai arrivati al termine di un’operazione di ‘regime change'”.

Infine, Travaglio elenca i fallimenti del passato: “In Afghanistan dai talebani deboli siamo passati ai talebani invincibili, in Iraq siamo passati da Saddam Hussein all’Isis, in Siria siamo passati da Assad ad al-Jolani (ve lo raccomando). In Libano, quando hanno fatto il regime change, hanno cacciato Arafat e sono arrivati gli Hezbollah. In Palestina hanno indebolito l’Olp ed è arrivata Hamas, in Libia al posto di Gheddafi è arrivato il caos tribale con Al-Sisi, per non parlare di Algeria e Tunisia“.

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