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Ultimo aggiornamento: 16:45 del 16 Giugno

Calenda attacca Salvini: “Parla come un pazzo ubriaco dopo tre grappe”. Su La7

"Bacia i prosciutti, saluta le mucche, spara cavolate. Eppure è ancora vicepremier". L'affondo di Calenda su Salvini
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Matteo Salvini?Un commentatore da bar“, come “un ubriaco che spara la prima cosa che gli passa per la testa dopo tre grappe”. Non usa mezzi termini Carlo Calenda, leader di Azione, che ospite a L’aria che tira su La7, demolisce l’intervento del ministro dei Trasporti ai microfoni di Rtl 102.5.

Salvini si è mostrato entusiasta di un’apertura del presidente degli Usa Donald Trump all’idea che Vladimir Putin possa giocare un ruolo di mediazione nel conflitto tra Israele e Iran. “A differenza dei soloni italiani che danno di Trump del dittatore, razzista, fascista, Trump resta il presidente della più grande democrazia del mondo. Se fa una proposta del genere, non sarà campata in aria. Magari ha degli elementi”, ha affermato Salvini in diretta. E ha espresso il suo auspicio: “Se si apre un dialogo tra Zelensky e Putin, sarebbe la notizia più importante del mondo”.

Una posizione che manda su tutte le furie Calenda. “Il bello – attacca – è che Salvini non è mai responsabile di ciò che dice. Parla come un ubriaco al bar che, dopo tre bicchieri di grappa, spara la prima sciocchezza che gli viene in mente. Umberto Eco diceva che i social hanno dato voce ai pazzi ubriachi del bar. Ecco, Salvini è l’incarnazione perfetta di quella roba lì”.

E rincara la dose: “Lui non è un solone, purtroppo. È uno che dice la prima cazzata che gli passa per la testa. Non esiste nessun accordo tra Zelensky e Putin: il primo vuole la tregua, il secondo no. Salvini parla a vanvera. Gli avrebbero potuto chiedere pure un’opinione sul prosciutto di Parma. È un futurista della politica. Ma il vero problema è che fa il vicepremier. Ecco perché la democrazia italiana è messa così: abbiamo uno così al governo”.

Calenda affonda ancora, portando un esempio personale. “Mia moglie l’altro giorno resta bloccata quattro ore su un treno. Ma a lui che gliene importa? Fa il commentatore: oggi parla del Milan, domani dell’Inter, poi posta una foto di un crimine, poi le biciclette, poi le piste ciclabili. Avete presente uno che entra in un bar e chiede: ‘Di che parliamo oggi? Di X-Factor, di calcio?’ Ecco, Salvini è così: cazzeggia”.

Il leader di Azione si dice certo che anche Giorgia Meloni non ne possa più di Salvini, “ma lui resta sempre lì, pacioso e tranquillo. Che gli frega se i treni arrivano in ritardo? Lui parla, bacia i prosciutti e saluta le mucche”.

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