Il mondo FQ

“Neonato seviziato dal padre in ospedale”: la perizia medica conferma le accuse

Il 22enne ha sempre negato, ma i consulenti la pensano diversamente. Il piccolo ha subito gravi e permanenti lesioni al cavo orale
“Neonato seviziato dal padre in ospedale”: la perizia medica conferma le accuse
Icona dei commenti Commenti

La perizia medica ha confermato i sospetti iniziali: il bambino di 5 mesi, seviziato ripetutamente dal padre mentre era ricoverato in ospedale lo scorso novembre, ha subito lesioni gravi e permanenti al cavo orale. Secondo l’accusa, sarebbero state provocate inserendo un dito in gola al piccolo, causando un danno che rese necessario un intervento chirurgico invasivo.

Accuse che il padre, 22enne, ha sempre respinto, ma confermate dalle telecamera installata nella stanza del neonato. È sulla base di questi elementi che la procura di Padova si appresta a chiedere il rinvio a giudizio dell’uomo, accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e gravissime.

La vicenda – Stando a quanto ricostruito finora dalla procura, i maltrattamenti sarebbero iniziati poco dopo la nascita del bambino e si sarebbero protratti per mesi, fino al 30 ottobre dell’anno scorso. Le immagini delle telecamere nascoste, posizionate dopo i primi sospetti, mostrano che il padre entrava nella stanza con atteggiamento sospetto, controllando che non ci fosse nessuno, e si avvicinava al figlio per mettergli le dita in bocca e schiacciargli il torace. Le violenze si interrompevano solo quando sentiva qualcuno avvicinarsi. Tra le ipotesi degli inquirenti c’è un movente economico: rendere il figlio disabile per ottenere i relativi sussidi. Un’idea, secondo gli investigatori, rafforzata proprio dalle modalità con cui l’uomo ha seviziato il neonato.

La versione del padre – Il 22enne, assistito dall’avvocata Stefania Pattarello, ha sempre negato ogni accusa. Come riporta Il Gazzettino, durante l’incidente probatorio davanti al gip Elena Lazzarin, l’uomo ha affermato di aver seguito le indicazioni ricevute dal medico per aiutare il figlio che soffriva di apnee e perdeva sangue dalla bocca. Furono proprio i medici, però, i primi a insospettirsi vedendo che il piccolo paziente, anziché migliorare con le cure appropriate, peggiorava il proprio stato, e questo avveniva subito dopo le visite in stanza dei familiari. La versione del padre non ha convinto i periti nominati dalla procura, nonostante la difesa abbia incaricato due consulenti tecnici, secondo cui le lesioni nella bocca del neonato sarebbero compatibili con i sondini usati durante i ricoveri a Vicenza e Padova.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione