Caro presidente Mattarella, La prego, dica qualcosa sul genocidio in corso a Gaza!
di Bernardino De Bari
“…Questo vorrei dire al popolo di Israele: siamo sempre stati al suo fianco, al fianco degli ebrei quando erano perseguitati… e finalmente, poi, dopo la prima guerra mondiale, ebbero un territorio e una patria. e quindi anche un territorio e una patria, a mio avviso, devono avere i palestinesi, altrimenti non vi sarà mai pace nel Medio oriente…”.
Così parlava, durante il discorso di fine anno agli italiani, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, il 31 dicembre 1981. Era, quello, un periodo storico terribile, segnato dalla disoccupazione, dal terrorismo italiano e da quello internazionale, dall’omicidio del Presidente Sadat per sabotare il dialogo nel Medio Oriente. E nonostante tutto, come sempre, Pertini non si nascose. Da immenso uomo, e uomo politico quale era, prese posizione. Chiara, netta, inequivoabile.
Il rumore di quella presa di posizione fa il paio con il rumore del suo silenzio, presidente Mattarella.
Risale al dicembre 2024, in occasione dell’incontro con il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, l’ultima “presa di posizione” in cui confermava il suo supporto alla soluzione “due Stati per due Popoli”, una soluzione di cui si sente parlare dal 1948, e che dopo decenni di speranze, sabotaggi da una parte e dall’altra, attentati arabi e attacchi israeliani, di speranze tradite, e migliaia di morti da una parte e dall’altra (ormai decisamente molto più da una parte che dall’altra, quella palestinese), sembra quasi un ridicolo refrain. Eppure resta, concordo, la sola soluzione capace di assicurare diritti, sviluppo e pace per entrambe le popolazioni.
Prendiamo atto che, malgrado il Msi avesse a cuore la causa palestinese, certo a causa del suo mai negato antisemitismo, oggi la presidente Meloni, che da quella tradizione viene e che quelle radici rivendica orgogliosamente, resta in silenzio. Troppo rischioso prendere posizione, scontentare gli Stati Uniti, mettersi contro la lobby sionista, e men che mai riconoscere uno Stato di Palestina, come molto più coraggiosamente hanno dichiarato di voler fare Francia, Spagna, Irlanda. E come già fanno, solamente, tre quarti dell’Onu. E che, nel sîlenzio, vende armi ad Israele. D’altra parte, difficile immaginare il contrario, visto il passato del Ministro della Difesa Giulio Crosetto e i suoi rapporti con la lobby delle armi quando era Presidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza.
Ma Lei, Presidente Mattarella, perché non parla? Perché non dice che ciò che sta avvenendo in Israele è uno scientifico genocidio? Perché non può dire che tutto ciò, oramai, non ha più nulla a che fare con l’attacco scellerato, criminale, antisionista del 7 ottobre? Ha letto anche lei le dichiarazioni di ministri israeliani che considerano nemico ogni singolo bambino palestinese? Sa che il progetto di rendere la striscia di Gaza un luogo di vacanze di lusso non è una “boutade” buona solo per le armi di distrazioni di massa del Presidente Trump, ma che i coloni (illegali) ebrei hanno già preparato dei flyer con progetti immobiliari in quella regione?
Non le vede le migliaia di lenzuoli bianchi in tutta Italia? Le bandiere palestinesi nelle immagini del Giro d’Italia? Davvero vogliamo credere che tutte queste persone siano filo-Hamas? E’ così difficile pensare che stanno vomitando il loro disgusto davanti alla strategia genocida del criminale di guerra, latitante, Netanyahu?
Lei ci rappresenta tutti. Davvero vuole rimanere alla storia, assieme alla presidente Meloni, come colui che restò in silenzio davanti al genocidio del criminale di guerra, latitante, Netanyahu? C’è una petizione su change.org: i firmatari le chiedono di dire che Israele sta compiendo un genocidio. Di dire che la Palestina ha diritto al suo Stato. E che l’Italia riconosce lo Stato di Palestina. Presidente Mattarella, la prego, parli!