Giro d’Italia, Scaroni e Fortunato spezzano il digiuno italiano. Scattano Pellizzari e Carapaz, soffre Del Toro | La nuova classifica
Un’altra tappa spettacolare, un’altra volta il Giro d’Italia ribaltato. Comincia la terza settimana, arrivano le vere montagne e la classifica viene stravolta. Di più, rivoluzionata. Succede di tutto nella 16esima tappa da Piazzola sul Brenta a San Valentino (Brentonico). Finalmente si interrompe il digiuno italiano, grazie alla splendida vittoria di Christian Scaroni in coppia con il compagno della Astana Lorenzo Fortunato. Crollano i due grandi favoriti della vigilia: Primoz Roglic ritirato dopo l’ennesima caduta, Juan Ayuso alla deriva in salita. Rientra in classifica Giulio Pellizzari, che completa la tripletta azzurra a Brentonico. Soprattutto, lancia la sua candidatura per la vittoria del Giro Richard Carapaz. Sull’ultima ascesa stacca Isaac Del Toro, che soffre e tiene la maglia rosa. Ma ora è cominciata la terza settimana, arriveranno altre salite, alcune ancora più dure. Può succedere di tutto, il Giro è bello e vivo come non capitava da tempo.
Per riordinare le idee e il racconto di una tappa così densa di colpi di scena è meglio procedere in ordine cronologico. Partendo, purtroppo, dalla brutta caduta che ha coinvolto Alessio Martinelli, 24enne ciclista della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè, scivolato lungo la discesa verso Trento: ha perso il controllo della bici in curva, precipitando in un dirupo. È cosciente e ricoverato in ospedale. Poi un’altra caduta ha messo fuori gioco definitivamente Roglic, mentre l’ascesa verso Santa Barbara ha dato il colpo di grazia alle ambizioni di Ayuso. I due grandi favoriti della vigilia eliminati dalla corsa per la maglia rosa alla prima grande occasione di riscatto. Lo spettacolo però non è mancato. Davanti, Scaroni e Fortunato hanno gestito magistralmente la fuga, fino a ritrovarsi da soli sulle ultime rampe verso il traguardo. Dietro, è esplosa definitivamente la battaglia tra i big.
Dopo una tappa durissima – cominciata sotto la pioggia battente e finita sotto il sole, con 4 salite e 4900 metri di dislivello sparsi lungo 203 km – sono emersi nuovi equilibri. Del Toro, sempre pimpante e scattante fino ad oggi, si è ritrovato improvvisamente impotente. Prima è partito Pellizzari, libero di correre per sé dopo il ritiro di Roglic. Chissà che Giro sarebbe stato il suo se avesse potuto evitare il lavoro da gregario fino a questa mattina… Poi sono cominciati gli altri scatti. La vera magia l’ha fatta Carapaz, che ha provocato il terremoto nel gruppo maglia rosa. Tra i migliori a reagire un incredibile Derek Gee e un esperto Simon Yates, che si è gestito magistralmente. Del Toro, appunto, ha sofferto tanto. Ma non è andato alla deriva e alla fine ha ancora addosso il rosa. Giornata storta per il duo italiano della Bahrain Victorious: Damiano Caruso però è arrivato davanti a Del Toro e insieme a Egan Bernal, mentre Antonio Tiberi ha perso altri secondi. Per ora il suo Giro non sta rispettando le aspettative.
Nulla è comunque perduto: la bellezza di questa lotta per la Maglia Rosa sta proprio nei continui stravolgimenti. Adesso i primi tre sono racchiusi in mezzo minuto, mentre Pellizzari è nono ma con 4 minuti e mezzo di ritardo. Sono ancora tutti molto vicini, considerando le montagne che dovrà affrontare la corsa nei prossimi giorni. Domani il Mortirolo, venerdì l’arrivo a Champoluc, sabato il Colle delle Finestre e poi il Sestriere. Tutto può ancora cambiare. Per ora il divertimento è stata l’unica costante.
La nuova classifica generale del Giro d’Italia 2025
- Isaac Del Toro – Maglia Rosa
- Simon Yates +26
- Richard Carapaz +31
- Derek Gee +1:31
- Damiano Caruso +2:40
- Egan Bernal +2:23
- Michael Storer +3:31
- Antonio Tiberi +4:07
- Giulio Pellizzari +4:36
- Adam Yates +5:08