“Tanti pensavano che avessi lasciato la ginnastica perché era più facile fare l’influencer. Invece ho avuto il coraggio di denunciare”: lo sfogo di Carlotta Ferlito
La ginnastica è “un mondo tossico, perché sono successe determinate cose tra gli allenatori”. Degli abusi psicofisici sulle ginnaste si è discusso molto negli ultimi mesi, soprattutto riguardo al caso delle Farfalle che ha coinvolto l’ex direttrice tecnica Emanuela Maccarani. Nel podcast Storie oltre le stories condotto da Valentina Ferragni, l’ex atleta Carlotta Ferlito ha condiviso aspetti profondi della sua esperienza, sia professionale che personale. Ha criticato l’ambiente della ginnastica artistica facendo riferimenti a episodi di umiliazioni subite durante gli allenamenti, che hanno avuto ripercussioni sia fisiche che psicologiche.
Ferlito ha raccontato di aver denunciato tali abusi, affrontando conseguenze come ammonizioni e un allontanamento dal mondo sportivo: “Ho avuto il coraggio di denunciare una situazione che non stava andando bene, riguardava l’allenamento e il modo in cui le ginnaste vengono trattate in alcuni contesti. Sono andata di fronte a un giudice che mi ha chiesto perché avessi detto quelle cose. Sono stata ammonita e una serie di cose brutte che mi hanno allontanata da quella realtà”.
Dopo il ritiro dalla carriera agonistica, ha intrapreso studi universitari e una carriera da influencer. Tuttavia, ha espresso frustrazione per le incomprensioni riguardo alla sua scelta, sottolineando che molti credevano avesse abbandonato lo sport perché “lavorare sui social è una strada più semplice”, mentre in realtà cercava di allontanarsi da un ambiente in cui non si trovava bene: “Non potevo realmente spiegare a chi me lo chiedeva perché l’avessi fatto, quindi minimizzavo. Dicevo: ‘Adesso mi sto concentrando sull’Università’. C’erano tante persone che pensavano avessi lasciato perché era più facile fare l’influencer, avrei voluto spiegarlo, argomentare. Mi ha dato fastidio si potesse pensare che fossi una scansafatiche, che mi fossi montata la testa”.
Nella sua vita, Ferlito ha dovuto anche affrontare un grave lutto familiare: la morte della madre affetta da SLA. Quella perdita ha segnato profondamente la sua visione della vita, insegnandole a valorizzarsi ogni giorno: “Da quando è successo, ho imparato a vedere le cose in modo diverso, quando vedi la vita che ti viene strappata capisci che ogni giorno è un giorno importante”. L’ex atleta ha quindi parlato del rapporto con il padre, con il quale ha sviluppato un legame più stretto, condividendo confidenze e supportandosi reciprocamente: “Mi prendo cura di lui, sono la sua fidanzata. Siamo entrambi acquario quindi ci scontriamo, ma in questa fase della nostra vita ci siamo avvicinati molto. Prima andavo da mia madre a confidarle le cose, ora parlo con lui”.