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Caso Farfalle, Maccarani rimossa dal ruolo di direttrice tecnica: è a processo per abusi sulle ginnaste

Il consiglio della Federazione di ginnastica italiana ha votato all'unanimità la fine del suo contratto, oltre due anni dopo le prime denunce
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È finita l’era di Emanuela Maccarani. Il consiglio della Federazione di ginnastica italiana ha votato all’unanimità la rimozione della direttrice tecnica dal suo ruolo di guida delle “Farfalle”. L’allenatrice, travolta dalle denunce delle sue ex allieve, è attesa dal processo appunto per maltrattamenti sulle giovani ginnaste. Nonostante tutto quanto era già emerso dall’inchiesta della Procura di Monza su quel che accadeva nell’Accademia di Desio (qui il racconto de ilfattoquotidiano.it), a lungo la Federazione e l’ambiente della ritmica hanno fatto quadrato attorno a Maccarani. La pesata quotidiana in fila indiana con indosso solo gli slip, gli insulti per le minime variazioni di peso, le umiliazioni (dal lancio di bottiglie al guinzaglio del cane), il clima di ansia e terrore. Tutto perdonato all’”allenatrice più medagliata d’Italia”, come è stata definita.

Oggi l’annuncio della rimozione, quando ormai mancavano solo pochi mesi alla scadenza naturale del suo contratto, già scaduto il 31 dicembre scorso e prorogato solo fino a giugno, probabilmente proprio in attesa della decisione del gip di Monza, che ha disposto il rinvio a giudizio. Nel frattempo, qualche mese fa anche il procuratore federale Rossetti è stato rimosso dal suo incarico dopo la pubblicazione delle intercettazioni in cui aveva apostrofato come “stronze” le presunte vittime. Il processo sportivo nell’ottobre del 2023 si era concluso con una semplice ammonizione per Maccarani, ma a questo punto – nonostante silenzi e ambiguità – pare inevitabile che si terrà un nuovo processo anche sportivo. La vicenda dei presunti maltrattamenti nei confronti delle giovani atlete della ginnastica ritmica, oltre due anni dopo la denuncia sui giornali dell’ex atleta Nina Corradini nell’ottobre 2022, è tutt’altro che chiusa.

La Federazione quindi si è dovuta muovere, per evitare la figuraccia. “È stata votata una scelta all’unanimità del consiglio federale della Fgi per una risoluzione di contratto anticipata della professoressa Emanuela Maccarani. Si chiude un ciclo dopo 30 anni di gestione tecnica, un unicum nello sport e gli attuali consiglieri e il sottoscritto avevano deciso che questo ciclo fosse esaurito. Bisogna ringraziare Emanuela Maccarani per tutti i suoi successi, guardando al futuro con ottimismo e fiducia e nuova energia”, ha detto il neo-presidente della Federginnastica Andrea Facci al termine del primo consiglio federale della Fgi andato in scena oggi a Palazzo Federazioni del Coni a Roma. “La ritmica prevede la possibilità da parte del presidente di scegliere i suoi tecnici nazionali, quindi ho ritenuto di non confermare la direzione tecnica nazionale della sezione ritmica, la direzione nazionale della ritmica la prenderò io ad interim fino al 30 giugno, questo sempre in continuità con una rivisitazione dei budget della struttura federale”, ha aggiunto Facci. “La decisione è stata presa all’unanimità”, ha sottolineato ancora il nuovo presidente, annunciando anche novità per quanto riguarda la procura federale della Fgi: “Tra le delibere prese questa mattina dal Cf, partirà la procedura di selezione del nuovo Procuratore Federale della federazione”. Il processo di rinnovamento è cominciato.

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