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Gaza, la scrittrice Edith Bruck: “I soldati israeliani devono ribellarsi e non eseguire ordini disumani”

La 94enne sopravvissuta all’Olocausto: "Protestare di più. Non solo il sabato, ma tutti i giorni, anzi giorno e notte. Anche assediando la casa-bunker di Netanyahu e della moglie"
Gaza, la scrittrice Edith Bruck: “I soldati israeliani devono ribellarsi e non eseguire ordini disumani”
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Ribellarsi, contestare, protestare e disobbedire di più. È questo l’invito che Edith Bruck, scrittrice di 94 anni sopravvissuta all’Olocausto, rivolge ai cittadini israeliani nella sua intervista al Quotidiano Nazionale. “Quello che accade a Gaza è molto, molto doloroso per me – commenta la scrittrice – e credo che sia lo stesso per tutti. Netanyahu sta provocando uno tsunami di antisemitismo, perché tutti identificano gli ebrei con il governo israeliano. Ma la maggioranza degli ebrei e degli israeliani non è assolutamente d’accordo col governo Netanyahu. In Israele stanno protestando, ogni sabato ci sono manifestazioni contro Netanyahu, ma lui è sordo e cieco e si appoggia alla destra religiosa, che invoca la violenza in nome di Dio. Questo è terribile. Usare Dio per uccidere è una cosa mostruosa. Lo hanno fatto tutti, anche i nazisti”.

Secondo Bruck, in questa situazione i cittadini dovrebbero “protestare di più. Non solo il sabato, ma tutti i giorni, anzi giorno e notte. Anche assediando la casa-bunker di Netanyahu e della moglie. Questo è il momento di ribellarsi. Molti soldati non vogliono essere coinvolti nelle operazioni a Gaza. Io credo che tutti, nell’esercito, dovrebbero ribellarsi e non eseguire ordini che sono disumani. Bisogna dire di no. E poi nemmeno riusciamo a capire a che cosa si voglia arrivare nella Striscia”.

In ultimo, la scrittrice condanna l’Ue dove “parlano, parlano, parlano, ma non ci sono fatti. Niente cambia. Per l’Europa è sempre stato molto difficile intervenire perché si porta dietro una colpa infinita e imperdonabile, e quindi non vuole mettersi contro i governi di Israele. I tempi però sono cambiati e certe posizioni andrebbero riviste. Gli Stati Uniti dovrebbero smettere di inviare armi a Israele, così gli attacchi a Gaza potrebbero finire. Non osano farlo, probabilmente, per le pressioni degli ebrei americani”. La via d’uscita, dice Edith Bruck, sarebbe “creare uno Stato palestinese, a quel punto cambierebbe tutto”.

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