Secondo me stasera il Napoli non vince (ma non mi mandate gli accidenti)!

E’ un teorema quasi inconfutabile. Il primo a sviscerarlo è Domenico, il pizzaiolo più verace di Pizzofalcone, che già da un mese in formula benaugurante vende la pizza “Maradona” nel cartonage bianco e azzurro con il 10, il numero magico dell’attaccante più famoso del mondo. “Contro il Napoli tutti tirano fuori la cazzimma…”. E lo disse prima della partita Napoli-Parma che, come sappiamo, è finita con un immeritato pareggio.
Il significato cazzimma per i non napoletani lo vado a cercare sulla Treccani: indica un atteggiamento che mescola furbizia opportunistica, astuzia, spietatezza e anche un certo cinismo, in relazione al perseguimento dei propri interessi… Detto questo stasera il Cagliari trasuderà cazzimma e sudore, ce la metteranno tutta pur di non farci vincere. Si faranno saltare nervi e legamenti pur di non farci segnare goal. In verità ci basterebbe anche uno zero a zero per portare a casa il quarto scudetto. E poi dove la mettiamo la forza di revanche degli avversari, chi gioca contro il Napoli nella partita decisiva si guadagna quei 15 minuti di celebrità (Andy Warhol sempre docet) e nelle future trattative del calciomercato le loro quotazioni salgono anche se sono delle mezze pippe. Perché sono quelli che hanno fatto lo “sgambetto” al Napoli nella loro salita all’Olimpo.
Premesso questo ci sono anche le squadre amiche, poche ma sincere. Onorare una sconfitta come se fosse una vittoria, ne sono capaci solo i grandi. Il Torino, squadra di gentiluomini come il suo presidente Cairo, e la Sampdoria avrebbero lasciato correre gli azzurri verso lo scudetto nella partita definitiva quando ormai les jeux sont faits.
Chi fugge e chi resta e scatta il piano traffico anticaos. La febbre sale, chi scappa a Monte Fatto, chi in campagna, chi addirittura a Palermo. Chi affitta terrazzi a cifre pazzesche, un biglietto alla stadio i bagarini lo vendono a 2000 euro. Io, con la faccia dipinta di blu che porta bene al Napoli. Me la sono pennellata anche due anni fa quando vinse lo scudetto con i miei figli mezzi tedeschi visto che la tifoseria è un affare di famiglia. Mi vedrò un Primo Tempo dalla terrazza dei fratelli/produttori Andrea e Alessandro Cannavale e il Secondo dal penalista Domenico Ciruzzi e sua moglie attrice teatrale Antonella Stefanucci. Due terrazze agli angoli opposti spalancati sul Grande Scenario di Piazza Plebiscito, dove è stato installato un maxischermo per la diretta all’ultimo fiato. Due prospettive diverse. Per urlare Forza Napoli.
Ps. In fondo, in fondo anche mio ultimo libretto Napoli, ti odio! Sveglia ci prendono per il culo! (Guida Editori, illustrazioni di Kamalei von Meister, mio figlio) è un atto d’amore per la città. Odi et Amo, lo diceva già Catullo.