Il mondo FQ

Zuckerberg (Meta), Dimon (JP Morgan) e altri miliardari hanno guadagnato vendendo azioni subito prima del crollo dei mercati

Il fondatore di Facebook nei primi due mesi dell'anno, quando il titolo Meta era ancora scambiato sopra i 600 dollari (ora è sceso a 500), ha venduto 1,1 milioni di azioni per 733 milioni di dollari. Dimon ha venduto due giorni dopo che i titoli avevano raggiunto il massimo del 2025, oltre i 250 dollari. Ora ne valgono 203
Commenti

Mark Zuckerberg di Meta, Jamie Dimon di JPMorgan, Safra Catz di Oracle e Stephen Cohen, presidente di Palantir, che si occupa di analisi dei big data per la Difesa. Sono tra i miliardari che, ricostruisce Bloomberg, prima del crollo dei mercati seguito agli annunci di Donald Trump sui dazi reciproci hanno venduto grandi quantità di azioni con notevoli guadagni. Zuckerberg in particolare nei primi due mesi dell’anno, quando il titolo Meta era ancora scambiato sopra i 600 dollari (ora è sceso a 500), ha venduto 1,1 milioni di azioni per un valore di 733 milioni di dollari. Catz ha incassato 705 milioni vendendo 3,8 milioni di azioni del colosso tecnologico, poi crollate di oltre il 30%.

Dimon, ad della più grande banca Usa, dal canto suo ha incrementato il suo patrimonio netto di 3 miliardi di dollari vendendo titoli per circa 234 milioni il 20 febbraio. Coincidenza fortunata: ha scelto di liberarsi delle azioni due giorni che avevano raggiunto il massimo del 2025, oltre i 250 dollari. Ora ne valgono 203.

Seguono Nikesh Arora, presidente e ad di Palo Alto Networks Inc., che ha venduto 2,3 milioni di azioni per un valore di 432 milioni di dollari, e Max de Groen, partner di Bain Capital e membro del cda della società di cloud computing Nutanix, che ha totalizzato 409 milioni vendendo azioni prima che il loro valore scendesse del 20%.

Non fa parte dell’elenco Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, che ha visto la sua fortuna calare di 129 miliardi di dollari dall’inizio dell’anno.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione