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“Temevo di dover smettere, l’Islam mi ha aiutato”: la confessione di Remco Evenepoel

Il ciclista, dopo una lunga assenza, torna in sella alla sua bici per la Freccia del Brabante: "Considero questo rientro la sfida più difficile della mia carriera"
“Temevo di dover smettere, l’Islam mi ha aiutato”: la confessione di Remco Evenepoel
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“Ho temuto di smettere: la mia testa era piena di dubbi”. Remco Evenepoel, a soli 25 anni, si è già ritrovato per la terza volta a dover ricominciare da zero a causa di un grave infortunio. Nel 2020, al Giro di Lombardia, fu vittima di un incidente che mise a rischio la sua vita. Nel 2024, alla corsa dei Paesi Baschi, cadde insieme a Vingegaard e Roglic, rimediando due mesi di stop. L’ultimo episodio è avvenuto lo scorso dicembre, quando si è scontrato con la portiera aperta di un furgone postale: questa volta l’assenza dalle competizioni è durata sei mesi. Adesso però è finalmente pronto a tornare in sella alla sua bici e lo farà già oggi, 18 aprile, alla Freccia del Brabante.

“Le lesioni erano piuttosto gravi, i legamenti della mia spalla distrutti, anche l’intervento chirurgico è stato importante e poi c’è stato un problema aggiuntivo con un nervo. Insomma, una parte del muscolo della spalla ancora non funziona bene e utilizzerò delle bande adesive per stabilizzarlo in corsa”, ha dichiarato il ciclista in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport in cui ha ammesso che essersi avvicinato all’Islam gli ha dato supporto durante questo difficile calvario: “È un qualcosa che ho conosciuto nell’ultimo anno con mia moglie Oumi, un qualcosa che condividiamo e siamo orgogliosi di farlo assieme. Mi aiuta ad affrontare la vita. È molto bello”.

Ora questo butto periodo se l’è lasciato alle spalle: è pronto a gareggiare nuovamente, ma come prevedibile la sua condizione fisica non è delle migliori. “In bici sono tornato l’1 febbraio, credo, poi ho fatto dei passi da gigante di recente. Non sono al top, questo è sicuro. Se poi sarà sufficiente per battere Pogacar o Pidcock, non so dirlo. Ma sono felicissimo di essere tornato, non vedevo l’ora. Considero questo rientro la sfida più difficile della mia carriera“, ha sostenuto Evenepoel.

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