“Giorgia Meloni in Usa? Io penso che l’UE debba negoziare unita e compatta per sventare una guerra commerciale che pagherebbero anzitutto le imprese, i lavoratori e le lavoratrici italiani. Trump non pensi di poter negoziare bilateralmente, paese per paese. È la vecchia storia, la strategia del dividi et impera, dividi e comanda. Non pensiamo che la strada giusta sia quella, pensiamo che sia importante che l’Europa negozi insieme”, ha aggiunto pure la segretaria Pd Elly Schlein, precisando di aspettarsi dal governo “che lavori in questa direzione”, cioè di assicurare l’interesse comune europeo, anche perché “solo come comunità, come unione di 500 milioni di abitanti abbiamo insieme la forza di reagire e di essere pronti anche a colpire dove fa più male”.
“Le big tech americane oggi pagano meno tasse di una fabbrica di matite in provincia di Torino. Bisogna mettere anche questo sul tavolo, anche perché Trump sta raccontando una bugia: la bilancia commerciale, che lui dice essere tutta sbilanciata a favore dell’Europa, se contiamo i servizi digitali che danno le grandi multinazionali della Big Tech americane, è tutto un altro film, è assolutamente in equilibrio. Sta raccontando una balla per giustificare politiche commerciali estremamente pericolose sia per gli europei che per gli americani”.
Ad attaccare l’esecutivo è anche Nicola Fratoianni, deputato Avs e segretario di Sinistra Italiana: “Meloni va negli Stati Uniti per dichiarare la resa dell’Italia e dell’Unione europea a Donald Trump. Più gas e più armi”.