Internazionali, interviene Sport e Salute: “Sarà garantito libero accesso alle attività degli atleti autistici”
La regolare attività dei ragazzi autistici del progetto Filippide durante le tre settimane degli Internazionali di Roma sarà rispettata: in una lettera inviata il 9 aprile, Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute, ha “garantito libero accesso, senza alcuna preclusione alle attività. Tale accesso sarà regolato previa intesa con la FIN, Federazione Italiana Nuoto, titolare della gestione degli impianti, affinché siano assicurate condizioni ottimali di fruibilità, sicurezza e coordinamento con le esigenze logistiche dell’evento”. Diego Nepi, nel corso di un colloquio telefonico con ilfattoquotidiano.it, ha ribadito il “profondo rispetto nei confronti dei ragazzi del progetto Filippide e delle comunità più fragili in generale”.
Nicola Pintus, fondatore e responsabile del progetto Filippide, prende atto, ma attende gli eventi: “Mi fa piacere che Sport e Salute, attraverso la lettera dell’amministratore delegato Diego Nepi, abbia preso atto della vicenda e dichiari che ai nostri ragazzi sarà garantito il libero e consueto accesso alle piscine durante lo svolgimento degli Internazionali di tennis. L’interruzione del lavoro sportivo crea enormi problemi ai nostri atleti e alle loro famiglie. Ora aspetto però che dalle parole si passi ai fatti. Mi auguro che la federazione italiana nuoto mi contatti il prima possibile per capire quale sia la soluzione proposta, considerato che tutta l’area di fronte alle strutture natatorie sarà pedonale durante gli Internazionali. Prendo in ogni caso atto dell’impegno di Nepi e allo stesso modo ringrazio il presidente del Coni perché mi ha telefonato venti minuti dopo l’invio della lettera. Giovanni Malagò è sempre stato vicino al nostro mondo”.
L’altra questione legata alla gioiosa macchina da guerra degli Internazionali è quella dello stadio dei Marmi, off limits per tre mesi, tra opere di allestimento dei campi da tennis provvisori, svolgimento del torneo e lavori di smantellamento, da completare entro la data del 6 giugno, giorno in cui sarà in programma il Golden Gala. “Attenzione – spiega Nepi – allo stadio dei Marmi stiamo occupandoci in profondità degli spogliatoi, con interventi che riguardano anche la coibentazione per risolvere il problema dell’umidità. In programma c’è poi un’altra opera importante: una pista da ottocento metri che sarà ricavata sulla parte superiore dello stadio dei Marmi, con il necessario spostamento dei parcheggi. Questa pista, unica nel suo genere, sarà a disposizione della comunità dell’atletica ventiquattro ore su ventiquattro”.
Resta, sullo sfondo, il problema della gestione delle strutture e del punto di equilibrio tra ambizioni legittime, come quella di fare degli Internazionali di Roma il quinto torneo Slam del circuito e le necessità delle attività di base, stritolate non solo dalla perenne carenza di fondi, ma anche dalla logica del business che non tiene mai conto delle tematiche sociali. Gli Internazionali di Roma sono in questo momento, grazie a Jannik Sinner e a una straordinaria generazione di atleti, un evento di grande richiamo e di ottimi profitti. La lettera di Pintus è stata un richiamo all’ordine: tutto bello e tutto comprensibile, ma sempre nel rispetto dei diritti. Soprattutto dei più fragili.